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LibrArte | 18 marzo 2023, 13:52

LIBRARTE: Un giglio bianco al 4910 di Mirella Alberti e Manuela Moschin

A cura di Storie di Libri di Manuela Moschin del blog www.librarte.eu e del gruppo Facebook Storie di Libri di Pasquale Cavalera https://www.facebook.com/groups/storiedilibriCOM/

LIBRARTE: Un giglio bianco al 4910 di Mirella Alberti e Manuela Moschin

"È con grande sentimento di commozione e immensa gratitudine che annuncio l’uscita del libro “Un giglio bianco al 4910”, una raccolta di poesie con un fine speciale, poiché il ricavato della vendita sarà devoluto all’orfanotrofio di Cap-Haitien, situato ad Haiti, tramite l’Associazione di volontariato “Pane Condiviso ODV”. Il libro è stato scritto da me e da mia madre Mirella Alberti, deceduta nel 2004. Ora le nostre espressioni sono impresse per sempre e ciò è stato possibile grazie al mio editor Pasquale Cavalera, fondatore di Storie di Libri. Pasquale non ha solo curato l’intera opera, ma è anche l’ideatore del progetto.

Una parte molto importante della mia sfera affettiva è racchiusa in questa silloge, poesie che per me hanno un valore inestimabile in quanto scritte pensando a lei, mia madre. Ringrazio il poeta Paolo Pagliaroli per l'encomiabile prefazione, nella quale ha saputo cogliere con particolare sensibilità le nostre più intime e profonde sfaccettature. Il libro è disponibile su Amazon al link https://amzn.to/3TdD3cV (<wbr></wbr>spedizione gratuita con Prime) oppure, per acquistarlo con la dedica, potete contattarmi all’indirizzo mail: librarte.blog@gmail.com <wbr></wbr>o su Messenger.

Prefazione di Paolo Pagliaroli: 

Siamo di fronte a due mondi che si sfiorano e si cercano, quasi una veggenza che domina madre e figlia e permette loro di attraversare uno spazio-tempo convergente, in grado di far battere i due cuori all’unisono per mezzo della poesia.

Alberti urla soffocata dalle sue catene, per poi cercare la Luce del Signore, riponendo in Lui ogni speranza. E questa nuova e immaginifica dimensione le ha permesso di liberarsi dalla sofferenza terrena, consentendole di attendere con fiducia la rinascita in luoghi dove l’Universo si fa immortale, come in una sorta di ricompensa e rivincita. Moschin canta con voce sottile le sue melodie, spalanca il cuore, manda baci di passione e sorride alla vita, come se il tempo fosse prigioniero dentro una clessidra e obbedisse ai suoi più intimi desideri. Perché per lei la poesia è libertà, un ponte per andare oltre.

Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto all’orfanotrofio di Cap-Haitien, situato ad Haiti, tramite l’Associazione di volontariato “Pane Condiviso ODV”.


A cura di Manuela Moschin curatrice della pagina Facebook e Blog www.librarte.eu

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