V’era tanta attesa per il manifesto del nuovo Governo e, per la verità, qualche sorpresa v’è stata. Per un governo di Centro Destra che prometteva grandi novità, il binario delle riforme è rimasto solitario, anzi sembrava di ascoltare uno dei tanti discorsi di Fiorentino
Sullo o di Emilio Colombo, due signori della vecchia D.C. . Una cosa interessante, tuttavia, l’ha detta il Presidente del Consiglio e cioè che occorre difendere la natura, si!, ma con l’Uomo “dentro”. Un concetto così nobile e vasto meriterebbe molti studi universitari e vaste risorse finanziarie, ma per ora non è dato sapere come verrà raggiunto un così prestigioso obiettivo.
Chi si aspettava una riedizione della Destra revanscista, si è trovato ad ascoltare propositi di grande apertura sociale ed un elenco lungo 75 minuti di osservazioni sul malessere che pervade l’Italia. E’ stata un’analisi cruda, ma veritiera.
L’eredità lasciata al nuovo Governo dopo oltre 13 anni di confusione, non lascia spazio ad illusioni sul futuro di questa Legislatura. Insomma, molti applausi sulle macerie della vecchia politica.