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Autonomie VdA | 12 settembre 2022, 08:00

COME SE LA STORIA NON CI AVESSE INSEGNATO NULLA

Chi vincerà si troverà a gestire un caos economico ed energetico dovuto alla mancata lungimiranza degli ultimi Governi, tutti improvvisati e per certi versi anche impopolari vista la crescente astensione del popolo italiano dalle urne

COME SE LA STORIA NON CI AVESSE INSEGNATO NULLA

Mentre volge al termine questa strana campagna elettorale centrata sulle esclusioni e sulle solite polemiche di bandiera, il fronte dell’economia italiana è squassato dai rincari energetici, dalle chiusure di decine di migliaia di esercizi commerciali ed imprese, da un “sistema” che non promette nulla di buono.

Chi vincerà si troverà a gestire un caos economico ed energetico dovuto alla mancata lungimiranza degli ultimi Governi, tutti improvvisati e per certi versi anche impopolari vista la crescente astensione del popolo italiano dalle urne.

L’Italia è pressoché isolata in Europa e la locomotiva Franco-Tedesca, pur essendo lenta ed indecisa, spinge le giornate Europee verso nuove incognite ed incertezze. La politica estera del continente pare del tutto inadeguata dinnanzi alle sfide mondiali: non parliamo della diplomazia che segna il passo mancando di ogni prospettiva di successo. Vengono ignorati gli appelli del Papa.

La guerra in corso, infine, ci penalizza perché volenti o nolenti siamo stati coinvolti e ci vorrebbe molto buon senso per cancellare le sanzioni come chiesto da chi ha accolto con tanta generosità i profughi Ucraini e vuole avere rapporti di pace con la Russia.

C’è da essere preoccupati per le reazioni di chi insiste per creare un nuovo muro antisovietico, come se la Storia non ci avesse insegnato nulla. Eppure, basterebbe ricordare come sono finite le passeggiate di Napoleone Bonaparte in quel di Mosca.

In Italia, poi ci siamo scordati la grande lezione di La Pira ed il pensiero illuminato di Aldo Moro che non avrebbero certo fatto scivolare il popolo verso una crisi costruita e voluta per obiettivi estranei sia agli interessi della nostra Nazione che al dettame della Costituzione della Repubblica, violata con una disinvoltura che merita davvero altre riflessioni.

Questa guerra deve finire e le minoranze etniche dell’Europa e del mondo devono essere rispettate cominciando proprio dalla minoranza Russa nell’Est dell’Ucraina.

Questa guerra sanguinosa ed inutile punisce la pace proprio mentre è necessaria una maggiore comprensione tra i popoli del mondo dominato dalle tre maggiori potenze nucleari.

Sono proprio queste potenze a doversi porre in prima fila per difendere la pace e per promuovere il progresso delle Nazioni.

gianfrancofisanotti@gmail.com

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