Sul muro di cinta dell’ospedale Molinette di Torino campeggia una scritta che mi ha sempre divertito. Recita:”Fuori Chiesa e Stato dalle mie mutande”.
Come non condividerla, solo che andrebbe aggiornata:”Fuori anche i padroni dalle mie mutande”.
In pochi giorni si è saputo “coram populo” quello che si sapeva ma che nessuno denunciava e cioè che anche andare al gabinetto rientra tra le attività che il padrone, o i suoi lacché (scusate il termine ma poi lo spiego) hanno diritto di controllare.
Perché lacché e perché, in fondo, non sono i più colpevoli anche se si comportano come quelli che dicono:”Ma a me me lo hanno ordinato…”. Molto semplicemente perché i padroni se li scelgono e li allevano perché facciano così. Mica li mandano a studiare alla San Vincenzo (si fa per dire), gli dicono che se la redditività non sarà tot li sbatteranno fuori e loro accettano da buoni servi.
Per non parlare di quanti padroni maschi cercano di mettere le mani, e non solo, nelle mutande delle loro dipendenti.