“Due uomini liberi che affrontano musica libera”. Sta probabilmente in queste parole di Ramin Bahrami la definizione e sintesi migliore del loro concerto, intitolato Bach is in the air, che è il primo degli appuntamenti che la Saison dedica al grande musicista tedesco. Il concerto è in calendario venerdì 14 febbraio, alle 21, al Teatro Splendor di Aosta.
L’incontro prevede il fortunato sodalizio fra il massimo esegeta vivente della musica di Johann Sebastian Bach e il più grande pianista jazz italiano. Bach, se possiamo essere audaci, è una scusa. Mai come in questo caso la protagonista assoluta è la musica. Esiste solo una Musica ed è quella che riesce ad arrivare negli angoli più nascosti dell’animo, a scrollargli di dosso la polvere e a dotarli di vita nuova.
Per questo Bach è una scusa ed allo stesso tempo un tramite perché rappresenta appieno la perfezione musicale che coniuga la certezza delle forme e delle strutture con la genialità delle melodie, le famose otto battute che riescono nel piccolo miracolo di rendere diversa e migliore la nostra vita e che ci fanno scoprire mondi che fino ad un attimo prima non sapevamo esistessero.
Quindi l’incontro fra Bahrami e Rea nient’altro è se non il nobile tentativo di coniugare il rigore tipico della musica di Bach con l’improvvisazione che è propria del jazz per cercare di arrivare alla Musica. Vuol dire cercare le curve della vita, percorrerle, assecondarle. Vuol dire anche deviare dalla strada maestra per cercare nuovi orizzonti.



