E’ Natale, fuori nevica ed è perfetto così, i regali sono al loro posto, sotto l’albero, le luci e le note festose hanno invaso le stanze e su tutto si è appeso violentemente un profumo di donna. Di quale donna delle otto che sfarfalleggiano in casa? Forse di quella che ha pugnalato Marcel, tagliato i fili del telefono, trasformando una bella dimora di campagna in una prigione di paura. Il fiato è sospeso. C’è un mistero e intorno ad esso otto donne.
Inizia così ‘Otto donne e un mistero’, in scena per la Saison culturelle venerdì 15 novembre alle Splendor di Aosta, inizio alle 21. In scena un cast di autentiche dive: Anna Galiena, Debora Caprioglio, Caterina Murino, Paola Gassman.
La struttura drammaturgica della commedia thriller di Robert Thomas, da cui fu tratto nel 2002 l’omonimo film con la regia di Ozon, è un ingranaggio perfetto per sedurre lo spettatore contemporaneo abituato ormai alla nuova generazione di criminologia psicologica. L’autore offre inoltre quel valore aggiunto tipico dei grandi scrittori che consiste nel dosare con maestria la comicità noir d’oltralpe, facendo emergere sfacciatamente la vena sarcastica e comica della vita contro la morte. E lo fa attraverso la figura madre: la donna.
Ne sceglie otto: le più diverse, perché non sono personaggi ma personificazioni distinte della stessa identità-matrice. Una compagnia di donne di talento che scuotono le viscere drammaturgiche del testo con i loro segreti, le loro ambizioni verminose, le perverse visioni interpersonali, la loro arcaica animalità. Nessuna complicità, nessuna affinità non battezzata come ipocrisia e invidia tra le donne, come è e come sempre sarà.