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Varie cronaca | 24 maggio 2018, 07:43

Deraglia treno Torino-Ivrea, due morti e 18 feriti di cui tre gravi - VIDEO

Linea interrotta da ieri sera; sospesi tutti i treni in partenza e in arrivo da e per Aosta. Dalla stazione di piazza Manzetti partono autobus sostitutivi

Qui e nel video del nostro collaboratore piemontese, il treno deragliato pochi minuti dopo l'incidente

Qui e nel video del nostro collaboratore piemontese, il treno deragliato pochi minuti dopo l'incidente

Tragedia ieri sera sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea, all'altezza del comune di Caluso. Il treno regionale 10027 ha travolto un Tir, fermo sui binari all'altezza di un passaggio a livello. L'impatto, violentissimo, ha causato il deragliamento del locomotore e di due vagoni. Due i morti, tra cui il macchinista e un operatore dell'autoarticolato, e diciotto feriti, uno in modo grave – si tratterebbe del capotreno. "E' stato terribile, ho avuto paura di morire", ha raccontato in lacrime una passeggera che nell'incidente si è rotta una gamba.

Sono state attivate le procedure previste per le maxi-emergenze, sul posto sono intervenuti Vigili del fuoco, carabinieri e 118, che ha allestito un ospedale da campo. L'incidente alle 23.20 circa nella frazione di Arè. Secondo una prima ricostruzione dei tecnici di Rfi, il treno partito alle 22.30 dalla stazione di Torino Porta Nuova ha urtato il tir, un trasporto eccezionale con targa lituana che, "dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello regolarmente funzionante, era fermo sulla sede ferroviaria". Il macchinista avrebbe azionato il freno d'emergenza, ma non ha potuto evitare l'impatto, violentissimo. Tre delle cinque vetture del convoglio, quelle di testa, sono deragliate, finendo nei campi vicini. Un palo della luce è stato abbattuto, i cavi dell'alta tensione tranciati. Sfiorata anche una casa cantoniera.

Le vittime

Sono Roberto Madau, il macchinista 61enne del treno, e Stefan Aureliana, romeno di 64 anni che conduceva il mezzo di scorta tecnica al tir, un trasporto eccezionale, le vittime dell'incidente. Stabili, al momento, le condizioni dei passeggeri feriti, diciotto delle trentuno persone che si trovavano a bordo del treno, il regionale Torino-Ivrea 10027 partito alle 22.30 di ieri sera dalla stazione di Torino Porta Nuova.

Saranno ora le indagini della procura di Ivrea, coordinate dal procuratore Giuseppe Ferrando, a stabilire l'esatta dinamica e le responsabilità dell'incidente. Secondo una prima ricostruzione di Rfi, il tir avrebbe "sfondato le barriere di un passaggio a livello", in frazione Arè di Caluso, che era "regolarmente funzionante".

Il traffico ferroviario sulla linea Torino-Ivrea è interrotto a tempo indeterminato.

Il macchinista, residente a Ivrea, è morto sul colpo. Incastrati tra le lamiere, i feriti sono stati estratti dai vagoni uno ad uno. I più gravi sono poi stati trasportati con l'elisoccorso all'ospedale Cto di Torino, dove uno è morto poco dopo l'arrivo. Gli altri, invece, sono stati accompagnati in ambulanza negli ospedali di Chiavasso, Ciriè, Ivrea e San Giovanni Bosco di Torino.

"Mi sono sentita spingere da dietro, sono caduta e ho iniziato a girare dentro il vagone picchiando ovunque", racconta in lacrime una passeggera ferita che si stava recando a Ivrea, da dove avrebbe poi proseguito il suo viaggio per Aosta. "E' stato come un terremoto", aggiunge un altro passeggero, rimasto illeso. "Ditelo che la colpa è di quel camion - ha sostenuto parlando con i giornalisti - perché anche io sono un camionista e so cosa vuol dire...".

Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando si è recato sul luogo dell'incidente con il comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Emanuele De Santis. Sull'incidente sarà aperta una inchiesta per stabilirne l'esatta dinamica e le responsabilità.

Linea interrotta

- Per garantire gli spostamenti ai pendolari della linea Chivasso-Aosta, dove ieri un treno ha investito un Tir fermo sui binari facendo due morti e 18 feriti, Trenitalia ha messo a disposizione autobus sostitutivi.

La linea ferroviaria è infatti ancora interrotta per consentire la rimozione delle carrozze incidentate e interventi di riparazione.

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