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FEDE E RELIGIONI | 19 giugno 2017, 18:00

DOMANI martedì 20 giugno Notre-Dame de la Consolation

«Padre, perché piangete quando ricevete Gesù nella santa comunione?». Risposta: «Se la Chiesa emette il grido: "Non sdegnasti il seno della Vergine", parlando dell'incarnazione del Verbo nel seno dell'Immacolata, cosa non si dirà di noi miserabili?! Ma Gesù ci ha detto: "Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna"; e allora accostiamoci alla santa comunione con tanto amore e timore. Tutta la giornata sia preparazione e ringraziamento alla santa comunione». (san Pio da Pietralcina)

DOMANI martedì 20 giugno Notre-Dame de la Consolation

AGENDA DEL VESCOVO MONS.  FRANCO LOVIGNANA

Martedì 20 giugno
Vescovado - mattino
Udienze

Venerdì 23 giugno
Vescovado - mattino
Udienze

Domenica 25 giugno
Cattedrale di Biella - ore 15.30
Partecipazione alla celebrazione per il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale
di S.E. Mons. Gabriele Mana

Martedì 27 giugno
Vescovado - mattino e pomeriggio
Udienze

Venerdì 30 giugno
Vescovado - mattino
Udienze

•Le Messager Valdotain celebra martedì 20 giugno Notre-Dame de la Consolation

La Chiesa onora  Beata Vergine Maria Consolatrice (La Consolata) Venerata a Torino

La devozione torinese verso la Consolata, Patrona dell’ Arcidiocesi, è certamente la più sentita oltre ad essere la più antica. Le origini sono remote, secondo la tradizione il protovescovo S. Massimo fu il costruttore di un’antica chiesa mariana proprio a ridosso delle mura cittadine, presso la torre angolare i cui resti sono ancora visibili. Simbolicamente allineato alle antiche mura, a prova della protezione, sorge oggi l’altare maggiore in cui è collocata la veneratissima effige. Originale è il titolo di “Consolata”, probabilmente un’antica storpiatura dialettale, “la Consolà”, del più consueto “Consolatrix afflictorum”. Per noi è bello pregare Maria meditando che Consolata da Dio è più che mai Consolatrice nostra.

Nella storia remota sull’origine del Santuario troviamo l’anziano Re Arduino di Ivrea che, ritiratosi nell’Abbazia di Fruttuaria, ebbe in sogno disposizione dalla Madonna, insieme a S. Benedetto e S. Maria Maddalena, di costruire tre chiese a lei dedicate: la Consolata, Belmonte nel Canavese e Crea nel Monferrato. Nel 1104 la Vergine apparve anche ad un cieco di Briancon, Giovanni Ravachio, a cui disse di recarsi a Torino dove, trovando un quadro che la rappresentava, avrebbe acquistato la vista. Il cieco ottenne ascolto solo dalla donna di servizio. Messosi in viaggio per un momento gli si aprirono gli occhi presso Pozzo Strada (oggi vi sorge la parrocchia dedicata alla Natività di Maria) e vide da lontano il campanile di S. Andrea (antico titolo del Santuario). Giunto finalmente alla meta, scavando, trovò l’immagine della Vergine e acquistò la sospirata vista.

 Il sole sorge alle ore 5,28 e tramonta alle ore 21,23.

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