Contagiati dall'entusiasmo dei colleghi aostani che durante i fine settimana di dicembre hanno registrato passaggi 'da Fiera di Sant'Orso', gli albergatori della Valle sono ottimisti alla vigilia delle Festività natalizie. Impianti sciistici aperti quasi ovunque e piste imbiancate dalle ultime nevicate lasciano presupporre dieci giorni di 'pienone'.
"Nelle località più rinomate legate ai grandi comprensori ci sono buone prospettive per il Natale e una tendenza al tutto esaurito per il Capodanno", ha spiega Alessandro Cavaliere, presidente dell'Associazione degli albergatori valdostani-Adava, che poi frena ma resta ottimista: "E' presto per fare bilanci ma la sensazione è che anche nei domaines più piccoli si stiano completando le disponibilità". Le prenotazioni delle festività natalizie sono soprattutto di italiani: in questo senso "siamo confortati, anche a livello di immagine - dice Cavaliere - dalla recente ricerca di Federalberghi secondo cui il 12,8% di coloro che partiranno per stare nei confini nazionali sceglieranno la Valle d'Aosta, che esce quindi rafforzata rispetto ad altri competitor".
A partire dal Capodanno "sono in aumento gli stranieri, che dal 2 gennaio saranno poi la maggioranza". In ordine di ampiezza di mercato, arriveranno inglesi, russi e scandinavi. In particolare, il mercato russo, bielorusso e ucraino "tende a prenotare direttamente, senza passare tramite gli operatori" spiega il presidente dell'Adava, che evidenzia la necessità "di un provvedimento di semplificazione per i visti turistici".



