Le ultime scoperte sulle rocce metamorfiche che si sono formate a grande profondità e ad alta pressione sono al centro della decima 'Conferenza internazionale sulle eclogiti', che si svolgerà a Courmayeur (Aosta) dal 2 al 10 settembre.
Organizzata con cadenza biennale, la conferenza è stata attribuita all'Università di Torino i cui ricercatori, assieme ai colleghi dell’Ateneo di Berna, illustreranno nel corso di escursioni sul campo gli aspetti geologici più interessanti di questo di tipo di roccia. L'eclogite ha un'elevata densità ed è esteticamente gradevole perché costituita principalmente da onfacite (un minerale di colore verde, con abito prismatico) e da granato (un minerale tondeggiante di colore rossastro).
Nell'escursione pre-conferenza, il 2 e il 3 settembre, saranno visitate le aree del lago di Cignana sopra Valtournenche ''dove affiorano rocce di altissima pressione, nelle quali sono stati recentemente scoperti micro diamanti, e del Colle del Piccolo San Bernardo, dove è stata spiegata la giustapposizione di rocce di fondo oceanico (serpentiniti) con rocce tipicamente continentali (graniti)'', spiega in una nota il dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Torino. Il 5 settembre sarà visitata la Zona Sesia, affiorante in bassa Valle d'Aosta, ''dove si possono osservare i più svariati tipi di eclogiti e uno dei pochi gneiss a giadeite conosciuti al mondo''.
Dall'8 al 10 settembre è infine previsto il trasferimento nel Saluzzese dove saranno illustrati il Massiccio del Monviso, ''uno dei migliori esempi di rocce di fondo oceanico subdotto a grande profondità'' e ''le rocce dell'Unità di Brossasco-Isasca, compresa tra Val Varaita e Valle Po, divenuta famosa tra i geologi di tutto il mondo dopo la scoperta (nella prima metà degli anni '80) dei piropi, granati che possono raggiungere dimensioni di un melone e indicano altissime pressioni di formazione, compatibili con il campo di stabilità del diamante''.



