Proseguono senza sosta le iniziative dei sindacati valdostani contro la crisi che attanaglia famiglie e lavoratori. Dopo l'incontro con le forze politiche di alcuni giorni fa, mercoledì 29 maggio alla grand-place di Pollein si è svolto un Collettivo sindacale unitario tra le sigle Cigl, Cisl, Savt e Uil. Tema della giornata di lavori: la crisi e il lavoro.
Alla presenza dei rappresentanti delle principali confederazioni, Ramira Bizzotto e Carlo Fiordaliso per la Uil, Domenico Falcomatà per la Cigl, Simona Demé per il Savt e Riccardo Monzeglio per la Cisl, si è discusso dell’attuale situazione e delle azioni che il sindacato intende proporre per riportare un po’ di serenità nei bilanci familiari e ordine nella situazione economica in generale.
E’ stato proprio Monzeglio, della Cisl, che ha dato il via alla giornata, introducendo i dati della situazione valdostana e italiana. Nelle linee generali, il segretario ha illustrato come in Valle d’Aosta il 73% dei lavoratori sia impiegato nel terziario, mentre contemporaneamente si sta assistendo ad una importante contrazione dei numeri dell’industria (-1500 posti in due anni su 6000 addetti), puntualizzando che “è necessario un riequilibrio” poiché la situazione non è sostenibile da parte di un’economia, quella valdostana, fortemente basata sull’ente Regione che negli ultimi tempi ha visto il suo bilancio ridursi del 30%”. I rappresentanti seduti al tavolo hanno via via preso la parola basando le proprie relazioni su un dato importante, la ritrovata unità sindacale.
Un rilevante contributo ai lavori è stato dato da Carlo Fiordaliso, della Uil nazionale, che ha evidenziato come “in Italia è presente il sindacato più forte, a livello europeo, ma come, allo stesso tempo, il potere d’acquisto dei lavoratori sia il più basso del vecchio continente” ed ha spronato il sindacato all’unità e alla compattezza. Gli altri rappresentanti, sulla stessa linea d’onda, hanno posto l’accento sulle risorse regionali, gridando ai presenti che ora, più che mai, è il momento di saper spendere le risorse con equità e lungimiranza.
Dopo aver dato spazio ai commenti, alle osservazioni e richieste dei presenti, nella sala gremita, è stato Domenico Falcomatà, della Cigil, che ha chiuso i lavori. Il segretario, sottolineando “la non efficacia delle politiche d’austerità dei precedenti governi” e “l’importanza dell’unità sindacale”, ha chiesto che “il lavoro torni ad essere il tema centrale della discussione” e che “finalmente il sindacato esca dagli uffici e torni tra la gente”, dando appuntamento a tutti il 22 giugno a Roma per una grande manifestazione unitaria.


