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In Breve

| 25 ottobre 2019, 13:12

In Valle d’Aosta gli associati Fipe-Confcommercio in prima fila per contrasto uso droghe e abusi nei locali notturni

Dominidiato ‘Basta confondere le discoteche con luoghi di spaccio’ Paolo Rosset presidente Silb-Confcommercio VdA ‘‘Prestiamo molta attenzione da parte di tutti per cercare di arginare questa piaga”

In Valle d’Aosta gli associati Fipe-Confcommercio in prima fila per contrasto uso droghe e abusi nei locali notturni

Il recente decesso per overdose di una giovane in un locale notturno toscano ha destato indignazione anche in Valle d’Aosta. Ma Silb – Fipe - Confcommercio assicurano che in Valle d’Aosta i controlli sono efficientissimi e la collaborazione con le forze dell’ordine sono, in virtù anche del protocollo sicurezza siglato in Valle tra Silb – Comcommercio - Questura e Regione, continui e severi.

“E’ tempo – commenta Graziano Dominidiato, presidente Fipe e Confcommercio VdA - che il binomio discoteche/sostanze stupefacenti venga smontato una volta per tutte anche perché i nostri imprenditori sono attenti a cogliere anche il più piccolo segnale di allarme anche perché antepongono la sicurezza a qualsiasi altro interesse”.

Il presidente di Silb-Confcommercio VdA, Paolo Rosset, che alle parole, per la tragedia della giovane morta, “è necessaria un'assunzione forte di responsabilità da parte di; da parte nostra siamo sempre molto attenti per prevenire”.

Infatti a Cervinia alcune volte nel corso dell’anno si svolgono controlli con i cani. E questo è un deterrente per i malintenzionati. “Il lavoro dei gestori di locali notturni – sottolinea Lilli Breuvé, storica proprietaria di locali notturni e presidente onoraria di Silb Vda – è un lavoro duro e merita di essere rispettato e non confondere una categoria responsabile e attenta alla tutela dei propri clienti, sopratutto se giovani, con pochi avventurieri e spregiudicati”.

Sulla morte della giovane in Toscana è intervenuto anche IL VICEPRESIDENTE FIPE ALDO CURSANO: “GLI IMPRENDITORI DEVONO COGLIERE I SEGNALI D’ALLARME. LE SITUAZIONI DI SPACCIO ORDINARIO NON SONO TOLLERABILI”

La droga e' una piaga che attraversa l'intera società ma non si possono trasformare luoghi di divertimento in luoghi di morte. Se le indagini dovessero confermare che al Mind c’era una situazione di spaccio ordinario, l'unico provvedimento adeguato sarebbe la revoca permanente dell'autorizzazione”.  

Così Aldo Cursano, presidente della Federazione dei pubblici esercizi della Toscana e vicepresidente nazionale di Fipe, interviene in seguito al decesso di Erika Lucchesi avvenuto sabato notte all’interno della discoteca di Vinci.   “Quello che è accaduto sabato notte al Mind non può essere tollerato da chi, come noi, ha a cuore il lavoro di un'intera categoria”.

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