I pubblici esercizi sono una componente essenziale dell’economia dei servizi in Valle. Circa 1500 imprese, 5000 addetti ed un valore aggiunto di 200 milioni euro sono numeri che parlano da soli. Nonostante la crisi sia costata al settore 45 milioni tra tagli e mancata crescita, il fuoricasa si conferma asset strategico della filiera agro-alimentare valdostana e punto di forza dell’offerta turistica.
“L’evoluzione della domanda e dei modelli di consumo, la dinamica dei prezzi ed il turnover imprenditoriale – spiega Graziano Dominidiato, presidente Fipe VdA oltre che presidente di Confcommercio VdA - sono soltanto alcune delle variabili tenute sotto osservazione perché conoscerci e farci conoscere sono cardini essenziali dell’attività di rappresentanza”.
Tutto questo per spiegare che dall’indagine Fipe sul turismo estivo i prezzi dei servizi di ristorazione commerciale (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.) fanno registrare una variazione nulla rispetto al mese precedente e dell’1,4% rispetto allo stesso mese di un anno fa. L’inflazione acquisita per l’anno 2019 si attesta sull’ 1,4%. A livello generale i prezzi al consumo aumentano dello 0,4%.
I Bar registrano aumenti dell’1,4%, ristoranti e pizzerie rispettivamente dell’1,5% e dell’1,3%. Per la ristorazione collettiva l’incremento si attesta sullo 0,8%. La caffetteria resta ancora sugli stessi livelli registrati negli ultimi mesi (+1,4%). I listini più vivaci restano quelli relativi alle bevande alcoliche al bar (+1,7%) e alla gelateria e pasticceria (+1,9%) al di fuori del bar. Ristoranti Nei ristoranti e nelle pizzerie gli aumenti sul 2018 si attestano rispettivamente sull’ 1,5% e sull’1,3%.
I prezzi della ristorazione veloce e della gastronomia registrano rispettivamente +1,3% su agosto 2018. Mense I prezzi delle mense1 registrano un aumento dello 0,8% rispetto ad agosto 2018, dovuto perlopiù all’incremento delle mense aziendali (+1,0%). “Sono dati – precisa Graziano Dominidiato – che dimostrano inequivocabilmente la decelerazione dei prezzi dei beni e dei servizi turistici a dimostrazione che il comparto responsabilmente tende a contribuire alla ripresa dei consumi”.