I giochetti della politica cominciano a stancare. Ci hanno propinato ore di discussione per la nomina di un consigliere pungolate da esponenti politici che di professione, se non sbaglio, sono avvocati e dovevano ben sapere, quindi, che le loro contestazioni non avevano sostanza giuridica.
A che pro, allora, se non per buttare fumo negli occhi della gente a solo scopo propagandistico? E le ennesime richieste di dimissioni “per spirito di responsabilità”, come non ci fosse la responsabilità costituzionale di garantire la presunzione d’innocenza di ogni individuo fino a compimento della giustizia? Noi non li paghiamo per perdere tempo a farsi pubblicità con espedienti farlocchi, non fanno che rimandare ordini del giorno di ben più importante rilevanza perché ad ogni consiglio spuntano polemiche pretestuose che hanno l’unico interesse di rimettere nel calderone rivalse politiche e gare di potere.
Altro che corsi di amministrazione per gli eletti, basterebbe si ricordassero i principi base della democrazia e del diritto al rispetto che hanno i cittadini che li hanno votati per vederli lavorare, e non spulciarsi a parole, con risultati concreti per la comunità.