I bambini ridono in media 300 volte al giorno (gli adulti soltanto dalle 15 alle 100 volte) e hanno un entusiasmo contagioso: per loro la vita è una scoperta! Imparano tutti i giorni imitando le azioni degli adulti, si meravigliano, abbracciano, mandano baci, piangono, si impuntano per quello che vogliono, si arrabbiano, ma dopo poco perdonano e se ne dimenticano. Sono privi di sovrastrutture mentali, la loro creatività non ha confine, sono spontanei e sfacciatamente sinceri.
Anche noi siamo stati bambini, poi siamo cresciuti, abbiamo disimparato a gioire, a meravigliarci, a scoprire, ad abbracciare, ad amare, ad arrabbiarci e a perdonare: abbiamo perso spontaneità e semplicità!
Se questa modalità di crescita è d’obbligo per riuscire a sopravvivere nella società odierna, dal punto di vista spirituale risulta deleteria.
Spiritualmente dobbiamo “diventare” come i bambini se vogliamo godere della vita eterna.
«In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.» Vangelo secondo Matteo 18:3
Per diventare bambini è necessario cambiare la nostra predisposizione nei confronti di Dio: dobbiamo aprirci alla scoperta, imparare a dipendere da Lui, imitarlo nell’amore e nel perdono. Come bambini, quando non capiamo, possiamo contendere e discutere con Lui e con un cuore aperto imparare anche nelle situazioni più dolorose della vita.
Dio non ci lascerà senza risposte se ci rapportiamo con Lui con sincerità.
Non è affatto semplice diventare bambini, è necessario perdere qualcosa di noi, ma troveremo un tesoro immenso. Proviamoci, non ce ne pentiremo.