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FEDE E RELIGIONI | 29 giugno 2016, 09:30

Al servizio dell’umanità

Al servizio dell’umanità

Cattolici e ortodossi stanno «prendendo sempre più coscienza» della «comune responsabilità nei confronti di chi è nel bisogno», perché «tale responsabilità è un dovere che tocca la credibilità stessa dell’essere cristiani». Lo ha sottolineato Papa Francesco nel corso della tradizionale udienza alla delegazione del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, inviata a Roma da Bartolomeo alla vigilia della solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo. Nel discorso pronunciato martedì mattina, 28 giugno, Francesco ha incoraggiato «ogni forma di collaborazione tra cattolici e ortodossi in attività concrete al servizio dell’umanità sofferente».

La delegazione, che ha consegnato un messaggio del patriarca di Costantinopoli, ha poi condiviso il pranzo con il Pontefice. Domani, mercoledì 29, partecipa alla messa nella basilica vaticana durante la quale il Papa consegna il Pallio a 22 arcivescovi metropoliti. Sempre nella mattina di martedì il Pontefice ha presenziato all’incontro nella Sala Clementina per commemorare il sessantacinquesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI.

Dopo aver scambiato un affettuoso abbraccio con il suo predecessore, Francesco ne ha ricordato la «vita spesa nel servizio della teologia, che non a caso ha definito come “la ricerca dell’amato”; è questo che lei ha sempre testimoniato e testimonia ancora oggi». Perché, ha aggiunto, è «questo amare che veramente ci riempie il cuore, questo credere è quello che ci fa camminare sicuri e tranquilli sulle acque, anche in mezzo alla tempesta, proprio come accadde a Pietro».

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