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In Breve

| 04 marzo 2016, 15:46

LA BUONCOSTUME: Arriva il Luna Park ad Aosta, discarica a cielo aperto a Tzamberlet

La Buoncostume un tempo era una squadra della Polizia specializzata nel prevenire oscenità e prostituzione. I tempi sono cambiati ma la qualità e il decoro dei centri abitati e del territorio in genere sono nelle mani dei cittadini. E' un segno di civiltà e di rispetto tra le persone e nei confronti del territorio in cui viviamo

Qui e nella foto nell'articolo, l'eloquente testimonianza di inciviltà

Qui e nella foto nell'articolo, l'eloquente testimonianza di inciviltà

L'inciviltà fa spesso il paio con l'imbecillità, e incivili imbecilli devono essere gli sconosciuti che hanno trasformato un'are

a di conferimento rifiuti differenziati in regione Tzamberlet, ad Aosta, in una discarica a cielo aperto. Sacchetti sventrati, immondizie sparse, lezzo insopportabile.

"Conosciamo bene la problematica relativa ai cassonetti di fronte al Palaghiaccio -  afferma l'assessore all'Ambiente del Comune di Aosta, Delio Donzel -  la posizione in cui si trovano fronte strada è ovviamente un chiaro invito a farne un uso improprio. Già in passato gli addetti del comune che si occupano della materia hanno cercato insieme ai gestori di ricercare una soluzione condivisa. Evidentemente senza successo visti i risultati. Nei prossimi giorni, di concerto anche con la Ditta Quendoz affronteremo nuovamente la situazione che in effetti è particolarmente degradata".

In questi giorni sono arrivate e si sono piazzate a Tzamberlet le roulottes del Luna Park, che si fermerà in città per diverso tempo. Più volte Jean-Louis Quendoz, titolare dell'omonima azienda appaltatrice della raccolta rifiuti nel capoluogo valdostano, ha evidenziato la necessità, da parte dei cittadini, di rispettare i tempi di passaggio dei mezzi e, soprattutto, ha ribadito che se i cassonetti destinati a una zona risultano pochi o troppo piccoli, è sufficiente richiederne di più grandi o in numero maggiore rivolgendosi alla stessa ditta Quendoz.

Evidentemente l'invito non è stato raccolto da chi ha preferito abbandonare i sacchi mischiando umido a plastica, vetro a indifferenziata in modo tale che sembra averlo fatto apposta.

Se i giostrai non sono a conoscenza della possibilità di implementare il numero di cassonetti, spetta forse ai residenti della zona (pochi, in verità) e ai gestori delle quattro strutture sportive di Tzamberlet darsi da fare per porre rimedio al problema. Di questo passo, sarebbe utile l'allestimento di telecamere di videosorveglianza nei pressi delle aree di conferimento rifiuti. 

aostacronaca.it

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