La querelle che vede, da una parte, residenti e amministratore del condominio Cervinia nell'omonima località turistica e, dall'altra, il Comune di Valtournenche e la società funiviaria Cervino spa, è finita sulle scrivanie del Procuratore della Repubblica di Aosta e del procuratore contabile regionale della Corte dei conti.
Il fatto: alcuni mesi fa la Cervino Spa, concessionaria della pista di sci n.16 che attraversa alcuni terreni privati, ha dato l’assenso ai proprietari di tali terreni per lo spostamento del tratto terminale della pista in modo da consentire la costruzione di residenze turistico-alberghiere così come proposto dalla società immobiliare aostana San Grato, proprietaria di parte dei terreni.
La San Grato e gli altri proprietari dei terreni hanno dunque incaricato un'impresa di eseguire uno scavo che, però, ha prodotto una piccola frana adiacente il condominio Cervino nonchè crepature nella struttura e nell'area parcheggio del condominio stesso, che secondo i residenti potrebbero inficiarne l'agibilità.
Nè è nato un contenzioso per il quale Fabio Bich, amministratore del fabbricato, ha incaricato l'avvocato Danilo Pastore del foro di Ivrea di assistere gli interessi dei condomini: il legale aveva chiesto subito al Tribunale civile di Aosta di emettere un provvedimento urgente di autorizzazione a lavori di consolidamento del fabbricato, ma non si è fermato qui. Nei giorni scorsi ha inoltrato un'ingiunzione stragiudiziale nei confronti del Comune di Valtournenche e della Cervino Spa per una richiesta di risarcimento danni causati da cattiva gestione amministrativa.
E la conferma che il contenzioso civilistico potrebbe presto divenire oggetto di interesse in sedi giudiziarie diverse giunge proprio dall'avvocato Pastore: "L'ingiunzione è stata trasmessa in copia per conoscenza anche alle Procure ordinaria e contabile di Aosta - spiega il legale - perchè siano informate dell'iniziativa e delle motivazioni che l'hanno indotta. Al di là dei danni causati al condominio, stiamo parlando di una pista di sci spostata da una zona esente da rischi ambientali a una con presenza di rischi moderati, operazione peraltro priva di interesse pubblico". Oltre l'avvocato non si spinge, ma nel documento potrebbero essere paventati anche possibili coinvolgimenti di amministratori pubblici proprietari di parte dei terreni interessati dall'operazione immobiliare.