CRONACA - 28 luglio 2019, 09:56

Procura di Milano impugna in Appello l'assoluzione del giudice Longarini

Pasquale Longarini

Pasquale Longarini

Come anticipato da Aostacronaca.it un mese fa, il pm della procura di Milano Giovanni Polizzi ha impugnato in Corte d'Appello la sentenza con la quale il gup Guido Salvini lo scorso aprile aveva assolto l'ex pm aostano Pasquale Longarini dalle accuse di induzione indebita, rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento. Polizzi è titolare del fascicolo della nota inchiesta che il 30 gennaio 2017 portò all'arresto di Longarini e dell'imprenditore alimentare Gerardo Cuomo - titolare del Caseificio Valdostano e legato all'ex pm da profonda amicizia - anch'egli assolto insieme a un terzo imputato, l'imprenditore commerciale Sergio Barathier.

Polizzi (foto a lato) nel ricorso cerca di smontare le motivazioni della sentenza di Salvini sostenendo che il giudice non ha tenuto conto delle tante prove acquisite dai carabinieri di Aosta prima e dalla Guardia di finanza di Milano, sia in relazione all'accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio (per aver avvisato Cuomo di non frequentare Giuseppe Nirta in quanto indagato dalla Dda) sia a quella di dare e promettere utilità per aver convinto Sergio Barathier, titolare dell'Hotel Royal di Courmayeur e dallo stesso Longarini indagato per reati finanziari, ad acquistare prodotti alimentari dal Caseificio Valdostano.

Per l'accusa, sussistono circostanze sufficienti (tra cui la stessa ammissione di Cuomo agli inquirenti circa un 'amico' che lo aveva informato di non parlare con Nirta, nonchè i timori espressi da alcuni indagati circa le 'pressioni' indebite ricevute da Longarini) per dimostrare la colpevolezza dell'ex pm (per saperne di più).

 

p.g.

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