Su internet sono diffusi alcuni spezzoni della fiction, Bracialetti Rossi, trasmessa in Argentina. Si raccontano le storie di un gruppo di ragazzi che si ritrovano all’interno di un ospedale alle prese con le loro malattie, l’amicizia, l’amore, la morte e i rapporti con i familiari. L’idea di formare il gruppo è nata da Leo, quello che poi ne diventerà il leader. Il simbolo del gruppo sono i braccialetti che gli sono stati dati in seguito agli interventi subiti.
A differenza della versione italiana, la fiction argentina si differenzia dal fatto che entra troppo nei particolari e nel dramma interiore vissuto dai protagonisti. Come quella argentina, la fiction trasmessa da Rai Uno racconta la storia di sei ragazzi adolescenti: Leone, Leo il leader, Vale Vice Leader, Tony il Furbo, Davide il Bello. Rocco l'imprescindibile Cris la ragazza formano questo gruppo per affrontare al meglio la vita e le difficoltà che ognuno di loro si ritroverà sul loro cammino.
Unirsi per darsi forza a vicenda per fronteggiare i problemi personali che ognuno di questi sei ragazzi ha con la propria malattia e con se stesso. La storia è divisa in sei episodi. Tutto inizia dall’incontro di Leo con Vale e dalla ricerca degli altri quattro componenti per formare il loro gruppo. Una volta trovati tutto può avere inizio. Ogni episodio sviscera la storia di uno dei componenti che poi si intreccia con tutte le altre.
Questa fiction ha giocato sul contrasto di un luogo non felice come può essere un ospedale con il paesaggio circostante della Puglia, con uliveti e un mare, che i ragazzi si ritrovano a immaginare e sognare spesso per alleviare i dolori e le sofferenze della chemio e dalle dure prove che si trovano ad affrontare all’interno di questo ospedale. Lo scopo della fiction, tratta da una storia vera di Albert Espinosa,vuole dare un messaggio positivo di speranza e forza per affrontare in maniera più serena l’argomento della malattia e non aver paura di parlarne, sia per chi è affetto dalla malattia sia per chi gli è accanto. La fiction è da guardare perché ha la capacità di arrivare al cuore e di toccare la sensibilità delle persone.
Lo scetticismo iniziale, perché programmi sull’ argomento visti in precedenza, ha lasciato il posto alla soddisfazione nel vedere un programma di buon livello. La malattia è affrontata in maniera molto velata e in cui, per la prima volta, viene vista attraverso gli occhi dei ragazzi. La storia è un susseguirsi di emozioni contrastanti che passano dal riso al pianto e ti fanno rimanere col fiato sospeso. E’ una storia talmente intrigante da non riuscire a distogliere l’attenzione.