FEDE E RELIGIONI - 30 dicembre 2025, 08:37

Sacro Collegio: ecco come cambierà nel 2026

Sono complessivamente sette i cardinali che nel corso del 2026 compiranno 80 anni e che quindi perderanno il diritto di voto in un futuro conclave

Sacro Collegio: ecco come cambierà nel 2026

Di Marco Mancini - AciStampa

Ai nastri di partenza  del 2026 il collegio cardinalizio perderà subito un elettore: si tratta del Cardinale John Njue, che proprio il primo gennaio compirà 80 anni. Arcivescovo emerito di Nairobi, in Kenya, è stato creato cardinale da Benedetto XVI nel 2007, del titolo del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Il Cardinale Njue non ha preso parte al conclave che ha eletto Papa Leone XIV per motivi di salute. In un primo momento inoltre la sua data di nascita era fissata il 31 dicembre 1944 e successivamente è stata modificata al 1° gennaio 1946.

Il 5 gennaio sarà la volta del Cardinale Mario Zenari: compiendo gli 80 anni, uscirà dal novero degli elettori. Della diaconia di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci fuori Porta Cavalleggeri, è stato creato cardinale da Papa Francesco il 19 novembre 2016. Nunzio Apostolico in Siria dal 2008, come secondo per ordine di creazione dell’ordine del cardinali diaconi, ha imposto il pallio a Papa Leone XIV a causa dell’assenza, dovuta ad un malore, del Cardinale protodiacono Dominique Mamberti.

Il 30 gennaio sarà un altro diplomatico di lungo corso a compiere 80 anni: il Cardinale Christophe Pierre, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America. Francese, è stato creato cardinale da Papa Francesco il 30 settembre 2023, della diaconia di San Benedetto fuori Porta San Paolo. Prima di approdare a Washington, il Cardinale Pierre ha guidato le Nunziature ad Haiti, in Uganda e in Messico.

Proviene dalle fila della diplomazia anche il Cardinale Fernando Filoni, che festeggerà gli 80 anni il 15 aprile. Gran maestro dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è stato creato cardinale da Papa Benedetto XVI il 18 febbraio 2012. Cardinale vescovo di Nostra Signora di Coromoto in San Giovanni di Dio, è stato anche Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e Nunzio Apostolico in Iraq, Giordania e nelle Filippine. Ha partecipato ai conclavi che hanno eletto Papa Francesco nel 2013 e Papa Leone XIV nel 2025.

Il 21 aprile invece sarà il Cardinale Juan Josè Omella, Arcivescovo metropolita di Barcellona, a perdere il diritto di voto in un futuro conclave: è nato infatti il 21 aprile 1946. Creato cardinale da Papa Francesco nel concistoro del 2017, del titolo di Santa Croce in Gerusalemme, tra il 2020 e il 2024 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola. Nel 2023 Papa Francesco lo aveva inserito nel ristretto consiglio dei cardinali che ha poi cessato di esistere con l’elezione di Leone XIV.

Il 22 maggio sarà la volta del Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo metropolita emerito di Agrigento. Creato cardinale da Papa Francesco nel concistoro del 2015, del titolo dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio. E’ stato presidente della Caritas Italiana dal 2003 al 2008 e  dal 2015 al 2018. L’8 luglio 2013 ha accolto Papa Francesco nella sua visita sull’isola di Lampedusa, il cui territorio fa parte dell’Arcidiocesi di Agrigento.

L’ultimo porporato a compiere 80 anni nel 2026 sarà il 18 luglio il Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Della diaconia di San Michele Arcangelo, è stato creato cardinale da Papa Francesco nel concistoro del 2019. Gesuita, molto legato al predecessore di Leone XIV, perfettamente in linea con Papa Francesco sui temi delle migrazioni, fu preconizzato cardinale da semplice presbitero, prima ancora di essere eletto arcivescovo.

Al compimento degli 80 anni del Cardinale Czerny il numero dei cardinali elettori scenderà a quota 117, tre in meno del numero massimo fissato da Papa Paolo VI ma che in passato – soprattutto durante il pontificato di Francesco, come si è visto anche e soprattutto in occasione del conclave– è stato ampiamente derogato.

Dall’elezione di Papa Leone XIV, lo scorso 8 maggio, inoltre sono usciti dal novero dei cardinali elettori per il raggiungimento degli 80 anni di età  i Cardinali Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo metropolita emerito di Madrid; Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti; Stanisław Ryłko, Arciprete emerito della basilica di Santa Maria Maggiore;  Joseph Coutts, Arcivescovo emerito di Karachi; Timothy Radcliffe, già Maestro generale dell'Ordine dei predicatori; Vinko Puljić, Arcivescovo metropolita emerito di Sarajevo; Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo metropolita emerito di Valencia; Vincent Nichols, Arcivescovo metropolita emerito di Westminster; Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo metropolita emerito di Abidjan. A loro il prossimo 31 dicembre si aggiungerà anche il Cardinale  Philippe Nakellentuba Ouédraogo, Arcivescovo metropolita emerito di Ouagadougou.

Ovviamente nessuno può pronosticare la data di un concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali da parte di Papa Leone XIV, ma in questi primi mesi il Pontefice si è dimostrato particolarmente attento al rispetto delle norme e del diritto canonico. E’ pertanto lecito ipotizzare che il Papa possa procedere alla creazione di nuovi cardinali nel secondo semestre del 2026, più probabilmente verso la fine dell’anno. Ma nessuno di noi è in grado di prevedere le decisioni del Papa. 

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