Il 2025 in Valle d’Aosta non è stato solo sfide e polemiche: tra eventi culturali, iniziative locali, successi sportivi e piccole grandi gioie quotidiane, la nostra regione ha saputo regalare momenti di bellezza e orgoglio. In questo articolo ripercorriamo mese per mese le cose più belle accadute, con un sorriso, un pizzico di ironia e, perché no, un richiamo all’autonomia che permette alla Valle d’Aosta di continuare a coltivare le proprie eccellenze e la propria identità anche nelle difficoltà.
Gennaio
L’anno si apre con il fascino delle montagne innevate: Courmayeur e La Thuile accolgono sciatori e famiglie, ma non solo. La rassegna teatrale “Inverno a Teatro” porta a Aosta spettacoli di compagnia locali, con risate assicurate e applausi calorosi. La neve non è solo bianca, ma anche un’occasione per rafforzare il senso di comunità.
Febbraio
Carnevale valdostano: maschere, coriandoli e scherzi lungo le vie di Aosta. L’iniziativa dei commercianti del centro storico di premiare i più creativi trasforma la città in un piccolo palcoscenico. Un segno che la fantasia e la tradizione possono convivere, anche quando la politica cerca di complicare tutto.
Marzo
Festa di primavera nei comuni: da Saint-Vincent a Fénis, mercatini di prodotti locali e iniziative eco-sostenibili ricordano che la Valle sa essere innovativa senza rinunciare alle radici. E i vini locali vincono premi a concorsi internazionali: un brindisi all’autonomia e alla qualità che ci distingue.
Aprile
Riapertura dei sentieri trekking: passeggiate tra castelli e panorami mozzafiato. L’iniziativa “Cammina con noi” coinvolge centinaia di giovani e famiglie, mostrando che la Valle d’Aosta sa far innamorare anche chi crede di conoscerla già.
Maggio
Festival della musica valdostana: concerti all’aperto, dai gruppi folk alle band emergenti. I giovani talenti trovano finalmente il loro spazio, e Aosta diventa una piccola capitale della creatività, con applausi che risuonano tra le mura romane e i vicoli medievali.
Giugno
Torna il Giro d’Italia in Valle: spettacolo di colori, fatica e tifosi appassionati. L’ospitalità valdostana fa da cornice, e i bambini lungo le strade imparano che anche la passione sportiva può essere contagiosa. Un momento in cui la comunità e lo spirito autonomista si vedono nella collaborazione tra comuni e volontari.
Luglio
Estate culturale: mostre di arte contemporanea ad Aosta e nei comuni limitrofi. Le serate estive si animano di concerti e proiezioni all’aperto, con turisti e residenti che condividono la magia dei luoghi. L’autonomia si fa sentire anche nella capacità di promuovere iniziative locali senza dover chiedere permessi a Roma.
Agosto
Feste patronali e sagre: da Nus a Gressan, la tradizione prende vita con spettacoli folcloristici, degustazioni e giochi popolari. Il sorriso dei bambini, tra bande musicali e dolci tipici, diventa un simbolo di resilienza e orgoglio valdostano.
Settembre
Riaprono le scuole e tornano i festival del cinema locale: giovani registi e attori emergenti mettono in scena storie che parlano di identità, cultura e autonomia. Aosta si conferma fucina di idee e innovazione, senza perdere il contatto con la storia.
Ottobre
Fiera del tartufo e dei prodotti tipici: le vie di Aosta e dei comuni limitrofi si riempiono di profumi e sapori unici. Il turismo enogastronomico cresce, ricordando a tutti che valorizzare il territorio è possibile quando la politica regionale sa proteggere chi lavora sul campo.
Novembre
Premiazioni sportive: giovani atleti valdostani conquistano podi nazionali e internazionali. Le storie di fatica e successo diventano un esempio per tutta la comunità, e testimoniano quanto autonomia e passione possano fare la differenza.
Dicembre
Chiusura dell’anno con luci natalizie e mercatini di quartiere: dalle piazze di Aosta ai borghi montani, eventi culturali e momenti di solidarietà ricordano che la bellezza della Valle d’Aosta non è solo nei panorami, ma nella capacità dei suoi cittadini di creare comunità.
Il 2025 ci ha dimostrato che, tra mille difficoltà, la Valle d’Aosta continua a brillare per la sua autonomia e per la creatività dei suoi cittadini. Che siano sagre, concerti, sci o mostre, ogni sorriso e ogni applauso è un piccolo atto di resistenza: resistenza alla banalità, al centralismo e a chi dimentica che la vera ricchezza sta nella capacità di valorizzare ciò che di bello abbiamo a portata di mano.





