CULTURA - 25 dicembre 2025, 08:00

Quando il Natale diventa speranza: la Valle d’Aosta che accende i cuori

Tra arte, solidarietà e comunità, il Circolo valdostano della Stampa celebra il Natale con un presepe che racconta storie di speranza, i doni dei più fragili e lo sguardo attento della presidente Naria Grazia Vacchina, trasformando la festa in un’esperienza che scalda il cuore

Quando il Natale diventa speranza: la Valle d’Aosta che accende i cuori

Il Natale in Valle d’Aosta quest’anno ha trovato un luogo speciale dove respirare la sua vera essenza: il Circolo valdostano della Stampa. Con il tema “Con gli occhi nel cuore”, scelto e voluto dalla presidente Naria Grazia Vacchina e dal Consiglio Direttivo, la serata ha trasformato una semplice cena in un incontro di umanità, cultura e solidarietà, un momento in cui il senso della festa si è fatto palpabile in ogni gesto e in ogni sguardo.

L’atmosfera era calda e accogliente, il ristorante scelto come cornice della serata è diventato un piccolo teatro della bellezza e della riflessione. Al centro, il presepe realizzato con mani sapienti dal Gruppo Volontarie Alba-Aosta ha catturato l’attenzione di tutti. Ogni figura, tessuto, dettaglio raccontava storie di solidarietà, mutualità e attenzione al prossimo. Lana recuperata da Valgrisenche, piegata e modellata con cura, si trasformava in forme che scaldavano i cuori e parlavano di comunità, di radici e di valori universali, mostrando come la creatività possa diventare un ponte tra persone e generazioni.

La serata non si è limitata al tradizionale scambio di auguri: ha dato vita anche a un’esperienza visiva intensa, con la presentazione di un programma televisivo nato dalla collaborazione dei giovani e del gruppo Cultura della parrocchia di Quart, e dalla regia di Gianfranco Ialongo. Il programma intreccia il rigore del documentario con la forza del racconto, restituendo tutta la magia di un Natale che sa guardare oltre le apparenze, tra i riti religiosi, le abitudini familiari e i simboli culturali che rendono unica la Valle d’Aosta. Le immagini hanno regalato scorci preziosi, fino al silenzio del convento di clausura Mater Misericordiae di Quart, dove il Natale si mostra nella sua dimensione più intima e spirituale, capace di ispirare e di accendere la speranza.

I doni del Circolo hanno raccontato un altro aspetto del Natale: la solidarietà. Vassoi in legno e fiori in ceramica realizzati dagli ospiti dei Centri diurni Orchidea e Myosotis, deliziosi dolci artigianali prodotti dagli ospiti della Casa circondariale di Brissogne, hanno trasformato la festa in un gesto concreto di inclusione, creatività e attenzione verso chi spesso resta ai margini. Ogni dono era una promessa di cura, di rispetto e di fiducia nella dignità di tutti, una testimonianza tangibile che il Natale può essere azione oltre che festa.

Nel corso della serata, la presidente Naria Grazia Vacchina ha ricordato quanto sia prezioso coltivare i valori universali del Natale: la capacità di guardare l’altro con attenzione, di condividere, di offrire tempo e ascolto. La bellezza del presepe, il calore delle mani che lo hanno realizzato e la partecipazione sentita dei presenti hanno fatto emergere un messaggio chiaro: il Natale non è solo una ricorrenza, ma una responsabilità condivisa, un’opportunità per costruire comunità e tessere legami duraturi.

Ogni sorriso, ogni gesto, ogni parola della serata ha parlato di un Natale che non finisce, che può illuminare la Valle d’Aosta e i cuori di chi la abita. Tra arte, cultura, solidarietà e spiritualità, la festa si è trasformata in un’esperienza di partecipazione e valore, un invito a guardare il mondo con gli occhi nel cuore, capaci di riconoscere la dignità di ciascuno e la bellezza della comunità.

A destra Grazia Savoia, Responsabile Segreteria Cooperativa La Sorgente che gestisce il Ristorante Intrecci; Maria GRazia Vacchina e Paola Gennarelli, Responsabile gruppo Alba-Aosta artefice del presepe in manufatti lana valdostana riciclata

In questa magia, il presepe diventa simbolo di speranza concreta, di luce che attraversa generazioni e differenze, e il Circolo valdostano della Stampa, con la guida di Naria Grazia Vacchina, conferma la propria missione: custodire e condividere i valori più autentici, facendo del Natale un’occasione per cambiare, insieme, il mondo.

pi.mi.

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