PResso il Castello di Issogne, prosegue fino al 6 gennaio 2026 la mostra dal titolo Incantevoli immagini dagli altari di Georges de Challant.
Il progetto espositivo, sviluppato nel filologico rispetto delle scelte di arredo effettuate da Vittorio Avondo alla fine del XIX secolo, permette di apprezzare innanzitutto il prezioso Messale miniato di Issogne che Georges de Challant fece realizzare nel 1499 appositamente per la cappella del castello. Trasmesso per via ereditaria alla famiglia Passerin d’Entrèves, dopo l'estinzione dalla casata degli Challant, è stato acquisito nel 2019 alle Collezioni regionali.
Secondo nucleo di interesse sono le quattro tavole dipinte dell’altare a sportelli ritrovato presso i pittori Artari di Verrès e ricollocato a suo tempo da Vittorio Avondo nella cappella del castello.
L’apertura straordinaria della sala della Sacrestia si presenta come l’occasione per una presentazione delle tavole dell’altare in un allestimento dedicato che consente una visione ravvicinata dei quattro antelli su entrambi i lati.
L’esposizione permette di scoprire, ammirare e dare il dovuto rilievo alla qualità straordinaria delle stesure pittoriche e dei colori, riportati alla vivacità originaria dal recente restauro, in un dialogo serrato con le altre tavole dei due altari di Sant’Orso già presenti nella Sacrestia, raffiguranti Sant’Antonio abate e i suoi devoti e la Messa di San Gregorio.
Vittorio Avondo, che dal 1872 riarredò il castello anche raccogliendovi alcuni significativi oggetti del patrimonio sacro locale, deve avere immediatamente identificato il legame tra opere afferenti alla committenza di Georges de Challant, promotore dei grandi interventi decorativi di fine Quattrocento al castello, priore commendatario di Sant’Orso e probabile committente anche di questi due altari per la chiesa ursina.
L’esposizione permette di ammirare anche la statua della Vergine Assunta già collocata nella casa parrocchiale di Champoluc e riconosciuta pochi anni orsono come la figura centrale di una complessa macchina d’altare di cui fanno parte anche cinque angeli che risultavano erratici all’interno del castello, in origine collocata all’interno della chiesa Collegiata di Sant’Orso.
La mostra, visitabile fino al 6 gennaio 2026, rappresenta l’occasione per rendere più comprensibile il senso compositivo dell’arredo sacro della cappella del castello, ma anche per contribuire a mettere l’accento sulla prestigiosa committenza di Georges de Challant tra Aosta e Issogne.
In occasione delle festività natalizie, le abituali visite accompagnate al castello prevedranno un approfondimento sulla mostra a cura del personale della Soprintendenza per i beni e le attività culturali nei pomeriggi di venerdì 26, lunedì 29 e martedì 30 dicembre dalle ore 14 alle 16.





