ATTUALITÀ - 23 dicembre 2025, 23:50

Velina Rossonera - Fratelli d'Italia in piazza

Cronache semiserie dai Palazzi istituzionali e non solo

Velina Rossonera - Fratelli d'Italia in piazza

In via Aubert, nel fine settimana, Fratelli d’Italia ha scoperto improvvisamente di governare. Non la Regione, sia chiaro, ma l’Italia. E così, con encomiabile spirito di adattamento, ha deciso di fare il bilancio… di ciò che non amministra in Valle d’Aosta, spiegando ai valdostani quanto è brava Roma mentre ad Aosta guarda dai vetri dell’opposizione.

L’incontro si intitolava solennemente “3 anni di governo, 3 anni di risultati”. Un titolo ambizioso, soprattutto se letto in chiave locale, dove Fratelli d’Italia tre anni fa era partita lancia in resta per guidare la Regione e oggi si ritrova all’opposizione, con il centrodestra ridotto a puzzle: FdI, Lega e Pd seduti sui banchi opposti, Forza Italia comodamente in maggioranza con gli autonomisti. Altro che lavoro di squadra: più che un governo, una partita di calcetto finita male.

Dal palco, però, tutto fila liscio. Si parla di tutela ambientale, mobilità, spopolamento, turismo, imprese, famiglie, sicurezza, lavoro. Insomma, il solito menù completo: dall’antipasto al dessert, peccato che il conto lo paghino sempre gli altri. Perché mentre si elencano priorità e buone intenzioni, la realtà valdostana resta quella di una forza politica che governa a Roma e commenta ad Aosta.

Il commissario regionale Enzo Amich assicura che «questi anni hanno dimostrato la concretezza dell’azione di governo», con meno burocrazia e territori finalmente al centro. Territori che, però, in Valle d’Aosta continuano a essere amministrati da altri, mentre Fratelli d’Italia si esercita nella difficile arte del bilancio preventivo… senza bilancio e senza manovra.

Curioso, poi, il riferimento alla “sinergia con gli eletti in Consiglio regionale”: un’espressione elegante per dire che dall’opposizione si guarda, si commenta e si spera. Del resto, quando le elezioni si perdono e la coalizione si spacca, resta sempre la consolazione del comunicato stampa.

Applausi finali, ringraziamenti ai volontari, promessa di “essere presenti sul territorio con serietà e determinazione”. Che tradotto suona più o meno così: non governiamo qui, ma intanto spieghiamo come si governa. Un esercizio di pedagogia politica che, a forza di raccontare successi altrui come fossero propri, rischia di sembrare più una recita natalizia che un progetto di governo.

Sipario. E appuntamento alla prossima Velina, quando qualcuno scoprirà che in Valle d’Aosta, per governare, servono i voti. Non solo i comunicati.

Le Cagnard Déchainé

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