CRONACA - 18 dicembre 2025, 09:35

Allarme truffa su WhatsApp: falso messaggio a nome del CUP ma non è dell'USL Valle d'Aosta BUTTATE NEL CENTINO QUESTO NUMERO 89344818

Sta circolando un messaggio fraudolento che sfrutta l’acronimo del Centro Unico di Prenotazione dell’USL per indurre i cittadini a chiamare numeri a pagamento. È una trappola: nessun servizio pubblico contatta gli utenti tramite WhatsApp. Il messaggio va cancellato immediatamente. Lo segnala Federconsumatori VdA

Allarme truffa su WhatsApp: falso messaggio a nome del CUP ma non è dell'USL Valle d'Aosta BUTTATE NEL CENTINO QUESTO NUMERO 89344818

Sta arrivando sui telefoni di molti cittadini un messaggio WhatsApp che recita più o meno così: “Si prega di contattare con urgenza i nostri uffici CUP Centro Unico Primario al numero 89344818 per importanti comunicazioni che la riguardano.”

È una truffa bella e buona.

Il messaggio utilizza in modo fraudolento l’acronimo CUP, richiamando volutamente il Centro Unico di Prenotazione dell’USL, un servizio pubblico conosciuto e utilizzato da tutti. L’obiettivo è semplice: creare allarme, spingere la persona a chiamare un numero a pagamento (893…), con costi elevati e senza alcun servizio reale dall’altra parte.

Va ricordato con chiarezza, senza se e senza ma, che nessun servizio pubblico comunica con i cittadini tramite WhatsApp, tantomeno per “urgenti comunicazioni personali”.
USL, CUP, Regione, Comuni e qualsiasi ente pubblico utilizzano canali ufficiali, come lettere, telefonate da numeri riconoscibili, email istituzionali o comunicazioni tramite i propri portali. Non certo messaggini anonimi su WhatsApp.

Altro dettaglio che deve far scattare subito il campanello d’allarme:

il linguaggio generico e impersonale

l’assenza del nome e cognome del destinatario

la richiesta di contattare “con urgenza”

il riferimento a un numero a pagamento

È il classico schema delle truffe telefoniche e digitali: pressione psicologica, urgenza, paura.

Il comportamento corretto è uno solo: non rispondere, non chiamare, non inoltrare.
Quel messaggio va gettato immediatamente nel cestino e, se possibile, segnalato come spam o truffa all’interno dell’applicazione.

In un periodo in cui molti cittadini hanno appuntamenti sanitari, visite in attesa o esami programmati, questi tentativi risultano ancora più insidiosi. Proprio per questo è fondamentale tenere alta l’attenzione e avvisare anche le persone più fragili o meno abituate a riconoscere le truffe digitali.

In sintesi:
se arriva un messaggio WhatsApp che parla di CUP, USL o servizi pubblici e chiede di chiamare un numero “urgente”, non è un servizio sanitario.
È solo una truffa.
E merita una sola destinazione: il cestino.

pi.mi.

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