Ultim'ora - 13 dicembre 2025, 13:20

Ucraina, Lega: "Su decreto armi ci attendiamo cambiamenti, governo non rischia"

Ucraina, Lega: "Su decreto armi ci attendiamo cambiamenti, governo non rischia"

(Adnkronos) - Nuovo capitolo nel confronto politico sulle armi all'Ucraina, con la Lega che chiede cambiamenti al decreto assicurando al contempo che il governo non rischia. "In merito ad un eventuale rinnovo del decreto per l'invio di armi all'Ucraina la posizione della Lega è molto semplice: abbiamo sempre appoggiato le decisioni del Governo senza rinunciare ad esprimere le nostre idee e, come detto già l'anno scorso, la Lega non voterà una semplice ennesima riproposizione del vecchio decreto armi. Ci attendiamo un cambiamento che ravvisi una discontinuità che tenga conto della situazione attuale e dei negoziati in corso", dichiara il senatore della Lega Claudio Borghi. 

"Nessuna intenzione di mettere a rischio un Governo - precisa Borghi nella nota - che con la sua stabilità è l'unica salvezza per l'Italia in uno scenario mondiale pericolosissimo: si tratta di una semplice richiesta di buonsenso, peraltro diffusissima fra i cittadini, solida e ben motivata. La Lega, come tantissimi Italiani, vuole solo la pace e le idee belliciste della Ue, prima dell'intervento di Trump, hanno fatto di tutto per allontanare la fine delle ostilità anziché avvicinarla", conclude l'esponente del Carroccio.  

“La Lega ha una sua posizione da sempre chiara su questo tema e dà il suo contributo, ma nella politica estera, senza se e senza ma, siamo sempre stati e continueremo ad essere tutti uniti”, sottolinea il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, rispondendo a chi gli chiede un commento sulle divergenze nel centrodestra in merito al nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina.  

“Anche con questo ultimo pacchetto di aiuti a fianco dell'Ucraina - ribadisce Lupi - noi diciamo con forza che l'Europa deve essere protagonista. Noi vogliamo sostenere il piano di pace di Trump, ma sappiamo che quel piano di pace, senza un protagonismo dell'Europa e dell'Italia, non va da nessuna parte”. Inoltre “diciamo anche che la responsabilità della politica è quella di ricordare che ancora ieri, a fronte di bombardamenti russi, in Ucraina i civili continuano a morire nell'indifferenza assoluta dell'opinione pubblica”. 

In questo caso, conclude, “bisogna assumersi la responsabilità di dire esattamente che la pace deve esserci, è una pace giusta e l'Ucraina non va abbandonata, perché abbandonare l'Ucraina vuol dire abbandonare l'Occidente e i nostri valori”. 

 

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