Venerdì 12 e sabato 13 dicembre 2025 alle ore 21.00 la Commissione di gestione della Biblioteca comunale M. Capra e dall’Amministrazione comunale di Pont-Saint-Martin invitano alla rassegna “Quattro chiacchiere con ...” LUCIANO CANFORA (12.12.2025), Prof. emerito dell’Università di Bari ed editorialista del Corriere della Sera che terrà una Lectio Magistralis su “La Grande Guerra del Peloponneso 447-394 a.C.”, sua ultima opera e IVANO DIONIGI (13.12.2025), Prof. emerito e già rettore dell’Università Alma Mater di Bologna e autore di “MAGISTER, la scuola la fanno i maestri, non i ministri” In dialogo con LUCA GAGGIOLI, Preside innovatore, detto “Il Capitano”, dell’Istituto “Bonaccorso da Montemagno” di Quarrata (PT).
Le serate sono ad ingresso libero, si terranno presso la Sala Polivalente dell’Auditorium di Pont-Saint-Martin, in via Roveschialle 19 e sono sviluppate in collaborazione con la Libreria Mondadori di Ivrea.

Di seguito breve riepilogo degli eventi organizzati:
12 dicembre 2025
Lectio Magistralis del Professor Luciano Canfora, dedicata al suo recente e significativo lavoro storiografico “La Grande Guerra del Peloponneso 447-394 a.C.”.
L’evento vede la partecipazione del Professor Canfora, una figura di spicco nel panorama accademico italiano.
La proposta prendendo a riferimento la Guerra del Peloponneso offre una chiave di lettura esemplare sulle dinamiche eterne del potere, dell'imperialismo e delle conseguenze socio-economiche dei conflitti. L'opera di Canfora estende inoltre la cronologia tradizionale e offre una riflessione acuta sulle logiche che portano allo scontro tra grandi potenze, un tema di straordinaria attualità per la comprensione del mondo contemporaneo.
L'iniziativa si configura pertanto come un'importante occasione di formazione civica e storica, stimolando la riflessione critica e l'approfondimento. L'analisi di eventi storici complessi e lontani nel tempo diventano uno stimolo cruciale per esercitare il senso critico sui fenomeni della contemporaneità.

Il libro
Raccontare una guerra significa in primo luogo ricercarne le origini. Se le propagande hanno sempre le idee chiare e distribuiscono, con ilare incoscienza corruttrice, torti e ragioni, gli storici hanno il compito di scavare nel profondo e di risalire – se l’obiettivo è capire – «quanto possibile indietro nel tempo». È quanto fa Luciano Canfora nella ricostruzione di quella che Tucidide definì la «grandissima guerra», un conflitto che durò ben più di trent’anni e logorò prima Atene e poi Sparta.
La democrazia imperiale ateniese mirava al dominio commerciale nel Mediterraneo: donde la catena di conflitti in cui si impegnò contro i ‘barbari’, contro i Greci, contro i suoi stessi alleati. L’oligarchia spartana non accettava di vedere scosso il proprio tradizionale predominio. Gli Ateniesi pretendevano di esportare la democrazia imponendola con la forza innanzi tutto ai propri alleati. Gli Spartani proclamavano di portare la libertà ai Greci oppressi da Atene. La guerra – scrisse Tucidide – era inevitabile. Tutto era incominciato con la sfida ateniese a sostegno della rivolta antipersiana dei Greci d’Asia e con la risposta, vent’anni dopo e in grande stile, da parte del Gran Re volta a sottomettere, oltre ai Balcani, la penisola greca. E tutto sembrerà concludersi circa un secolo dopo con la «pace del Re». Una pace imposta ai Greci dalla Persia per il tramite della potenza militare spartana, cui l’aiuto del Gran Re aveva consentito di sconfiggere Atene. Il Gran Re lasciava intendere che solo il suo predominio avrebbe portato la pace ai Greci. E i Greci, finché non affiorò alla storia il regno macedone, la accettarono. Non a torto Arnold Toynbee definì la guerra tra Sparta e Atene «suicidio della Grecia classica». Una vicenda esemplare.
13 dicembre 2025
Incontro con il Professore Ivano Dionigi (Latinista di fama, già Rettore dell'Università di Bologna), autore del libro "MAGISTER. La scuola la fanno i maestri, non i ministri", in dialogo con il Professor Luca Gaggioli (Dirigente Scolastico).
L’evento ha un’importante valenza civica e sociale in quanto pone al centro del dibattito:
• La Scuola come Comunità Educante intesa come laboratorio fondamentale dove si formano le coscienze critiche e si costruiscono i futuri cittadini. L'incontro ribadisce l'autonomia e l'insostituibilità dell'istituzione scolastica come baluardo della democrazia e del pensiero libero.
• Il Ruolo del "Maestro" (Magister): Il libro e l'incontro evidenziano che la qualità dell'istruzione dipende intrinsecamente dalla figura del docente. Il maestro, inteso come guida e formatore, non è solo un trasmettitore di nozioni, ma il tessitore di relazioni e il promotore del senso civico.
• Formazione delle Coscienze: La scuola, attraverso i suoi maestri, ha il compito primario di educare alla complessità, alla tolleranza e al rispetto, elementi indispensabili per la coesione sociale e per la piena realizzazione individuale.

Il libro
«Nel nostro Stato, la carica di gran lunga più importante sarà questa: il ministro dell’istruzione. Ecco perché il legislatore non deve mai permettere che l’istruzione dei giovani diventi una questione secondaria o marginale. Il primo punto, pertanto, sarà questo: eleggere a quella carica il migliore tra tutti i cittadini». - Platone (Leggi 765d-766a)
La scuola non stampa moneta, non crea lavoro, non garantisce felicità, ma è il luogo in cui si forma la nostra coscienza linguistica, critica, storica, etica, politica. È alla scuola che spetta l’educazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, che sono la bellezza, l’unità e la speranza del Paese. Smettiamola di credere che il mondo, come scriveva Eliot, sia «proprietà esclusiva dei vivi», senza trapassati, né posteri. Disegniamo, invece, il volto di una scuola inedita che recuperi i perché interrogativi, che insegni a cogliere la profondità e la relazione tra le cose, che consenta di scoprire il valore del passato e della memoria e al contempo di inventare il mai visto e l’inaudito. Interrogare, intelligere, invenire: queste, dunque, le tre ‘i’, i fondamenti su cui costruire la formazione. Per teste ben fatte piuttosto che teste ben piene, come auspicava Montaigne, si deve frequentare il pensiero dei classici, fondativo e al tempo stesso antagonista del presente. Si comprende allora il significato della frase di Manara Valgimigli: «La scuola la fanno i maestri, non i ministri». Per tanti ha significato cambiare le sorti della loro vita perché è solo nel rapporto tra maestro e allievi che si sprigiona il campo di energia dell’educazione. Un’utopia? Una necessità vitale. Possiamo bearci dei trionfi della tecnica, ma è necessario che l’interrogazione di Socrate riequilibri lo slancio di Prometeo.
Di seguito si allegano una sintesi dei curriculum dei partecipanti:

Luciano Canfora,
è professore emerito dell’Università di Bari. Ha diretto i “Quaderni di storia” e collabora con il Corriere della Sera. E' autore di oltre 100 libri per le maggiori case editrici. Tra le sue pubblicazioni per Laterza, più volte ristampate e molte delle quali tradotte nelle principali lingue: Storia della letteratura greca; Libro e libertà; Giulio Cesare. Il dittatore democratico; Prima lezione di storia greca; La democrazia. Storia di un’ideologia; L’occhio di Zeus; La prima marcia su Roma; Il papiro di Artemidoro; Il mondo di Atene; Intervista sul potere (a cura di A. Carioti); La crisi dell’utopia. Aristofane contro Platone; Augusto figlio di Dio; Tucidide. La menzogna, la colpa, l’esilio; Cleofonte deve morire; La scopa di don Abbondio. Il moto violento della storia; Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano; La metamorfosi; La democrazia dei signori; Catilina. Una rivoluzione mancata; Sovranità limitata; La grande guerra del Peloponneso. 447-394 a.C..

Ivano Dionigi,
è professore emerito di Lingua e Letteratura latina dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato rettore dal 2009 al 2015. Già presidente della Pontificia Accademia di Latinità, è consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e dell’Educazione, direttore del Centro Studi “La permanenza del classico”, presidente di garanzia del Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco” e presidente del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. Tra i suoi libri: Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016); Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino 2019); Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo (Cortina 2020); Benedetta parola. La rivincita del tempo (Il Mulino 2022); L’apocalisse di Lucrezio. Politica, religione, amore (Cortina 2023). Per Laterza è autore di Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (2018) e Segui il tuo demone. Quattro precetti più uno (2020).
Luca Gaggioli,
è preside dell'istituto comprensivo "Bonaccorso da Montemagno" di Quarrata, l'unico ad aver istituito il "Servizio Civile a Scuola", chiamato dai colleghi "Il Capitano" per le sue scelte innovative, e protagonista del podcast Wilson di Francesco Costa dell'11 Settembre scorso.
Ingresso libero senza prenotazione
Per informazioni: Biblioteca Tel 0125 807793 Email biblioteca@comune.pontsaintmartin.ao.it





