L’Antitrust ha multato Talea Group, attiva nella vendita di parafarmaci e farmaci da banco sui siti farmae.it e amicafarmacia.com, per la pubblicazione di offerte non veritiere, sulla disponibilità dei farmaci, sui tempi di consegna dei prodotti, con consegne parziali o tardive e rimborsi ritardati: Questa è la pratica commerciale scorretta contestata dall’Antitrust alla società Talea, alla quale ha irrogato una sanzione di 2 milioni di euro.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato contesta alla società di aver attuato, almeno da novembre 2023, una pratica commerciale scorretta che consiste nella pubblicazione di offerte non veritiere riguardo alla disponibilità e ai tempi di consegna dei prodotti venduti online. Le segnalazioni sono arrivate da Federconsumatori e da Altroconsumo e da moltissimi consumatori.
Nel provvedimento con cui ha disposto la multa da 2 milioni di euro, l’Antitrust contesta una pratica che consiste nella:
· fornitura di informazioni non veritiere circa l’effettiva disponibilità dei prodotti presenti sui Siti;
· fornitura di informazioni errate circa i tempi effettivi di consegna della merce;
· mancata o ritardata consegna dei prodotti ordinati online e pagati dai consumatori;
· annullamento unilaterale degli ordini dopo l’addebito del corrispettivo;
· omissione e inadeguata prestazione del servizio di assistenza post vendita.
L’Antitrust spiega che sono pervenute numerosissime segnalazioni da parte di consumatori e di loro associazioni, nelle quali sono evidenziate condotte scorrette poste in essere da Talea nell’attività di vendita online di parafarmaci e di farmaci da banco. In particolare, le segnalazioni hanno a oggetto principalmente casi di ritardata o mancata consegna dei prodotti acquistati online e regolarmente pagati dai consumatori, l’annullamento unilaterale di ordini, nonché l’omessa o inadeguata assistenza post vendita.
Il sistema di gestione dei siti, ad esempio, è strutturato in modo che l’addebito del corrispettivo venga disposto quando viene premuto il tasto “effettua ordine”, senza fare alcun controllo sull’effettiva disponibilità del prodotto richiesto nei magazzini. I consumatori nelle loro segnalazioni lamentano poi di aver ordinato prodotti che, al momento dell’ordine, risultavano disponibili, salvo poi vedersi annullato l’ordine.
L’istruttoria ha accertato, spiega ancora l’Antitrust, che Talea Group ha effettuato consegne parziali o tardive, ha ritardato i rimborsi spettanti a seguito di recesso o di annullamento unilaterale dell’ordine e non ha fornito un adeguato servizio di assistenza post-vendita. L’Antitrust ad esempio calcola, sulla base delle informazioni raccolte durante le ispezioni, “un totale di 353.290 consegne parziali relative a transazioni per cui i consumatori avevano pagato anticipatamente l’importo dell’intero ordine”.
Legata alla mancata disponibilità dei parafarmaci e farmaci da banco c’è l’annullamento unilaterale degli ordini pagati dai consumatori, ma molti lamentano che gli ordini si riferivano a prodotti che continuavano a essere presentati come disponibili sul sito. E a questo fa seguito il ritardato rimborso dei prodotti non consegnati.
Altra pratica contestata alla società è la sospensione del servizio telefonico di assistenza clienti, cosa che ha creato notevoli disagi ai consumatori. L’Autorità, pur tenendo conto di alcune azioni positive attuate dalla società nel corso dell’istruttoria, ha deliberato che Talea Group S.p.A. comunichi, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento, le iniziative intraprese per far cessare queste condotte.





