Ad Aosta sbarca una delle campagne più controcorrente e combattive di questa stagione politica. “Disarma la Finanziaria”, iniziativa promossa dalla rete Il Coraggio della Pace – Disarma, trova casa anche nella sede CGIL di via Binel, mettendo sotto accusa la Legge di Bilancio del governo Meloni. Una manovra che, secondo i promotori, rappresenta “una deriva di riarmo e austerità”, lontana dai bisogni reali del Paese e dal quotidiano delle persone.
Il nodo più contestato è l’aumento delle spese militari: oltre 32 miliardi di euro destinati al riarmo, con un +20% rispetto alle due precedenti manovre. Una cifra che non accenna a frenare: la proiezione parla di ulteriori 12,5 miliardi in dieci anni, pari a un +63,8%. Mentre i fondi per le armi crescono, la campagna denuncia come la Finanziaria sia tra le più restrittive degli ultimi anni, con tagli diretti alla spesa pubblica per 9 miliardi. La sanità è la grande ferita aperta: per la rete “Disarma”, i finanziamenti previsti fanno scendere il Paese sotto la soglia minima raccomandata dall’OMS per garantire un servizio pubblico universale e degno.

La giornata valdostana si divide in due momenti. A mezzogiorno, al quarto piano dell’Ospedale Umberto Parini, un’assemblea dedicata al personale sanitario metterà al centro il tema della tutela del servizio pubblico, con gli interventi di Eleine Krieger Garcia, segretaria generale della Funzione Pubblica CGIL VDA, e di Claudio Grassi, presidente dell’associazione Il Coraggio della Pace.
Alle 17:30 l’iniziativa si sposterà nella sala CGIL di Via Binel 24, per un incontro aperto alla cittadinanza con Vilma Gaillard, segretaria generale CGIL VDA, lo stesso Grassi e la moderazione di Alessandra Lanivi.
Il messaggio della campagna è netto: mentre il Paese chiede più sanità, più welfare e meno precarietà, la politica risponde con più armi e più tagli. Una direzione che – sostengono gli organizzatori – rischia di aggravare diseguaglianze già profonde, lasciando intere fasce sociali senza risposte.
Una manovra che, dicono, “tradisce i bisogni reali di chi vive, lavora, cura, studia”, mentre proprio oggi servirebbero visione, investimenti e coraggio.
Parce qu’un pays qui mise sur les armes plutôt que sur les personnes oublie sa propre humanité. Et l’humanité, elle, ne se coupe jamais dans un budget.





