Nel 2024 aumentano maltrattamenti, stalking e violenze sessuali, con le donne ancora una volta vittime in larghissima maggioranza. L’Osservatorio realizzato con il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno rivela che quasi l’80% degli episodi segnalati al 1522 avviene in ambito domestico.
La quarta edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis–Verisure denuncia un aumento costante dei reati di genere.
Nel 2024 i maltrattamenti contro familiari e conviventi hanno raggiunto quota 28.896, con un incremento del 14,4% rispetto al 2023 e del 38,6% nell’ultimo quinquennio. Le donne rappresentano l’81% delle vittime, confermando una dinamica che colpisce soprattutto chi vive situazioni di fragilità relazionale o economica.
Il bilancio è drammatico anche sul fronte degli omicidi: 154 quelli commessi in ambito familiare o affettivo nel 2024, con vittime femminili nel 65% dei casi. In 72 episodi l’autore era il partner o l’ex partner, e qui la percentuale di donne vittime sale all’86%.
Lo stalking e gli atti persecutori registrano 20.289 denunce, in aumento rispetto al 2023 (+3,8%) e a cinque anni fa (+26,3%). Anche in questo caso, le donne sono il bersaglio principale (74%). Le violenze sessuali denunciate raggiungono quota 6.831, con una crescita del 9,6% sull’ultimo anno.
I dati confermano che la casa, pur percepita come luogo sicuro, è spesso il teatro della violenza. Nel 2024, il 79,4% delle 17.631 chiamate valide al numero antiviolenza 1522 ha riguardato episodi avvenuti in ambito domestico, un aumento dell’8,3% rispetto all’anno precedente. Nel 54,3% dei casi gli autori non sono estranei, ma persone molto vicine: coniuge (31,1%), convivente (13,5%), figli (5,1%), genitori (4,5%).
Legami affettivi, dipendenze economiche e paura del giudizio rendono complesso denunciare, e i numeri reali sono verosimilmente più alti: molti episodi restano sommersi.
Contrastare la violenza di genere richiede un approccio coordinato, in cui ogni soggetto – pubblico o privato – contribuisca a rafforzare la rete di protezione. La collaborazione tra istituzioni e imprese può aumentare la capacità di intercettare situazioni di rischio e attivare soccorsi tempestivi.
Tra il 2023 e luglio 2025 la Centrale Operativa ha gestito 38 segnalazioni di donne che, tramite il pulsante SOS del sistema d’allarme, hanno richiesto aiuto dopo episodi di abuso. Ogni intervento è stato attivato seguendo un protocollo specifico, con il coinvolgimento immediato delle Forze dell’Ordine e dei servizi specializzati, garantendo sempre anonimato e tutela della vittima.
In un contesto così complesso, rafforzare ogni punto della rete – dalla prevenzione all’ascolto, dalla protezione all’intervento – è essenziale per trasformare la casa da luogo di rischio a spazio di sicurezza reale.





