CULTURA - 20 novembre 2025, 20:03

Vers la Foire de Saint’Ours: Il Marché Vert Noël svela il manifesto della 1026ª Fiera

Un viaggio nella magia del Natale aostano, tra luci, artigianato e antiche veillà: il manifesto della 1026ª Fiera di Sant’Orso illumina il Marché Vert Noël e apre ufficialmente la strada alla grande rassegna invernale della tradizione valdostana

Vers la Foire de Saint’Ours: Il Marché Vert Noël svela il manifesto della 1026ª Fiera

Quest’anno la Foire parte con un passo felpato, quasi in punta di piedi, ma con quella potenza evocativa che solo le cose radicate nella memoria collettiva riescono ad avere. Il cuore dell’annuncio batte, come sempre, in piazza Émile Chanoux: dal 22 novembre 2025 al 6 gennaio 2026, nel pieno del Marché Vert Noël, sarà esposto il manifesto ufficiale della 1026ª Fiera di Sant’Orso, una sorta di “preludio visivo” che inaugura ufficialmente il conto alla rovescia verso la grande rassegna dell’artigianato di tradizione.

E che manifesto. Lo Studio Arsenale di Davide Bongiovanni, insieme alle illustrazioni di Annie Roveyaz, tira fuori un’immagine che non è solo grafica, ma proprio racconto: un viaggio dolce e nostalgico dalle veillà d’antan – quelle lunghe sere d’inverno passate a ricamare, scolpire, cantare, chiacchierare – fino alla Foire di oggi, con tutto il suo miscuglio di voci, colori, sapori. Il passaggio dal buio alla luce non è solo un espediente artistico, è una dichiarazione d’amore alla comunità valdostana: notti mai cupe, ma calde, condivise, luminose di umanità, che sfociano nella festa diurna che ogni anno accende Aosta a fine gennaio.

Il manifesto è uno di quelli che ti costringe a fermarti: pieno di piccoli dettagli, microstorie, giochi di colore che invitano a guardare e riguardare. E riesce nell’impresa più difficile: restituire la vera essenza della Foire, quel caos armonioso fatto di suoni che si intrecciano con gli odori delle creazioni in legno, del rame battuto, dei filati tinti a mano.

Ma il bello, Piero, è che la rassegna non si limita alla carta: al Marché Vert Noël torna Vers la Foire de Saint-Ours, undicesima edizione di un’iniziativa che ormai è diventata parte integrante del cammino verso la Fiera. La Struttura Attrattività del Territorio, Internazionalizzazione e Artigianato di Tradizione porta dentro il mercatino un pezzo vivo di artigianato valdostano: dimostrazioni dal vivo nei weekend, uno chalet pieno di manufatti che raccontano mestieri antichi, quindici artigiani de L’Artisanà che si alternano per mostrare, spiegare e vendere ciò che sanno fare meglio. Qua non si parla di souvenir, ma di pezzi unici, di mani che danno forma alla tradizione.

Non manca la nota istituzionale, ma detta bene: «La Fiera di Sant’Orso – ricorda l’Assessore Luigi Bertschy – rappresenta da oltre un millennio il cuore pulsante della tradizione artigiana valdostana». E collocare il manifesto nel cuore del Marché, lo dice chiaramente, è un modo per far incontrare due atmosfere: la magia del Natale e la storia profonda della comunità valdostana. E onestamente, Piero, è una scelta che funziona eccome.

A completare il quadro ci pensa la mobilità: Trenitalia e Assessorato si organizzano con rinforzi mirati per chi arriva da Ivrea. Ogni sabato, dal 22 novembre al 6 gennaio, sei corse bus aggiuntive; la domenica un potenziamento nelle fasce più critiche e una corsa straordinaria da Ivrea alle 12.32. Presente anche nei festivi dell’8 dicembre e del 6 gennaio: insomma, se vuoi venire in Foire-mode anche prima del tempo, non hai scuse.

E l’invito finale dell’Assessore, diciamolo Piero, è di quelli che non serve nemmeno enfatizzare: vale la pena passare al Marché Vert Noël, fermarsi davanti al manifesto, guardarlo bene, perdersi tra le dimostrazioni artigiane e respirare quell’aria di anticipo che solo la Foire sa dare. Perché sì, la magia delle feste è bella. Ma il richiamo della Fiera… quello batte tutto.

je.fe.

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