Marina Flecchia, 69 anni, originaria di Torre Pellice (Torino), si è spenta il 19 novembre dopo un lungo periodo di sofferenza. Figura amatissima nel Pinerolese, era considerata la mamma storica della colonia felina spontanea di Sanciò, in via Volta: la protettrice instancabile dei gatti e dei piccioni, sempre pronta a difenderli e a prendersene cura con delicatezza e dedizione.
Marina era anche il cuore pulsante dell’Associazione culturale Myo-sotis, di cui rappresentava l’anima creativa e organizzativa. Grazie alla sua energia, ai suoi contatti e alla sua determinazione, ogni anno prendevano vita concorsi letterari e artistici capaci di attirare poeti, pittori, fotografi e appassionati da tutta Italia e dall’estero. Un fermento culturale che, nel tempo, ha dato ossigeno e visibilità a molte realtà turistiche delle valli piemontesi.
La sua presenza luminosa era nota anche all’UniTre di Pinerolo, dove il suo sorriso e la sua gentilezza erano diventati quasi un simbolo. Per anni, con lo stesso spirito generoso, è stata una caregiver attenta e amorevole nei confronti della madre malata, affrontando con coraggio un quotidiano fatto di sacrifici e responsabilità.
Battagliera, sensibile e creativa, Marina conosceva bene anche gli ostacoli della burocrazia e le asperità della sanità, che non le hanno risparmiato difficoltà negli ultimi anni. Eppure, ha continuato a donare agli altri ciò che sapeva fare meglio: presenza, bellezza, cultura, affetto.
Oggi molti la ricordano con profonda commozione. Tra i messaggi più sentiti, uno risuona più degli altri: “Arrivederci, cara Amica. Mangeremo di nuovo gli spaghetti al pesto insieme in un mondo infinitamente migliore. Ci mancherai troppo.”
Una donna così non se ne va davvero: resta nei gesti buoni che ha seminato e negli sguardi grati di chi l’ha conosciuta.





