ISTRUZIONE E FORMAZIONE - 07 novembre 2025, 15:05

Giovani albergatori in crescita, il futuro dell’ospitalità valdostana parla da Pollenzo

Tre giornate di formazione, esperienze e confronto per 25 giovani albergatori ADAVA all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo: “Un investimento sul futuro del turismo valdostano”, ha commentato la presidente Giorgia Vigna Lasina

Giovani albergatori in crescita, il futuro dell’ospitalità valdostana parla da Pollenzo

Si è chiuso con entusiasmo e spirito di squadra il percorso di team building e formazione dei Giovani Albergatori ADAVA, svoltosi dal 4 al 6 novembre presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, un luogo simbolo della cultura del cibo e dell’ospitalità a livello internazionale.

Venticinque giovani imprenditori valdostani hanno preso parte a questa esperienza intensa, sostenuta dall’Ente Bilaterale Regionale del Turismo, che ha saputo unire teoria, pratica e scoperta. Un’occasione preziosa per formare una nuova generazione di operatori turistici capaci di affrontare le sfide del settore con competenze, visione e sensibilità sostenibile.

Il programma, curato nei dettagli, ha portato i partecipanti a esplorare i temi più attuali del turismo contemporaneo. Dalla masterclass del professor Paolo Corvo sulle nuove tendenze dell’enoturismo al laboratorio sensoriale di Chiara Nervo, passando per la visita alla Banca del Vino e alle storiche cantine di Pollenzo: ogni momento ha rappresentato un passo avanti nella costruzione di una cultura dell’accoglienza moderna e consapevole.

La giornata dedicata alla scoperta delle Langhe ha offerto spunti di grande ispirazione, tra storia, territorio e qualità, culminando con la lezione di Silvio Barbero, cofondatore di Slow Food e dell’Ateneo di Pollenzo, che ha invitato i giovani albergatori a riflettere sul ruolo delle comunità e delle reti territoriali. “Il turismo sostenibile nasce quando i territori diventano comunità accoglienti” – ha ricordato Barbero, centrando il cuore del messaggio.

Il momento forse più coinvolgente è stato però il cooking team building al Pollenzo Food Lab, dove i ragazzi si sono cimentati in ricette sane e creative, sperimentando concretamente il valore della collaborazione. “Mani in pasta, sorrisi e un’energia contagiosa – ha commentato una partecipante – perché anche in cucina si impara a costruire fiducia e spirito di squadra.”

A testimoniare la vicinanza di Federalberghi alle nuove generazioni, sono intervenuti Fabio Raimondo, Presidente del Comitato Nazionale Giovani Albergatori, il vicepresidente Pasquale Iervolino e il dott. Andrea Serra dell’Ufficio Sindacale Federalberghi. Raimondo ha sottolineato come “la formazione continua e la condivisione di esperienze siano le vere leve per mantenere competitivo e umano il turismo italiano”.

Particolarmente sentite le parole di Giorgia Vigna Lasina, presidente dei Giovani ADAVA: “Sono state tre giornate di studio, confronto e ispirazione che hanno lasciato un segno profondo. Questa esperienza ha dimostrato che i giovani rappresentano il futuro dell’accoglienza valdostana e che momenti come questo aiutano a costruire competenze, relazioni e una visione condivisa del turismo di domani.”

Il presidente Luigi Fosson ha aggiunto un messaggio di fiducia e responsabilità: “Il futuro del turismo passa da competenze aggiornate, qualità, sostenibilità e capacità di fare rete. Investire su di voi significa investire sulla Valle d’Aosta e sul suo sviluppo economico e sociale.”

Un’esperienza, insomma, che va ben oltre la formazione: un segno concreto di rinnovamento e fiducia nel futuro. I Giovani Albergatori ADAVA hanno dimostrato che la Valle d’Aosta non è solo una terra di accoglienza, ma anche di idee e ambizioni.
E a giudicare dal clima di Pollenzo, le nuove generazioni dell’ospitalità valdostana sono pronte a scrivere un capitolo brillante e consapevole del turismo di domani.

pi.mi.

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