ECONOMIA - 05 novembre 2025, 17:13

Lavoratori “licenziati” intrappolati nel limbo burocratico

La FP CGIL VdA lancia l’allarme: “Manca una risposta doverosa a chi ha garantito per anni la salute dei valdostani”

Assemblea ambulanzieri

Assemblea ambulanzieri

 C’è tutta la preoccupazione e la rabbia di chi si sente abbandonato nelle parole della segretaria generale della FP CGIL Valle d’Aosta, Eleine Krieger Garcia, dopo l’incontro di ieri sera con le lavoratrici e i lavoratori del settore Emergenza-Urgenza, gli autisti ambulanzieri dell’Azienda USL della Valle d’Aosta. Dal 1° novembre, questi operatori – formati, competenti e per anni in prima linea – si trovano senza lavoro, sospesi in un limbo burocratico che nessuno sembra voler sciogliere.

Le associazioni di volontariato a cui fanno capo i lavoratori hanno chiesto all’Azienda sanitaria di applicare la deroga prevista dalla DGR 404, ma la pratica si è arenata “negli uffici”, in attesa di chissà quali indicazioni. L’Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali rimanda la valutazione all’Azienda, mentre l’USL pare abbia chiesto un incontro con i presidenti delle associazioni. Nel frattempo, decine di persone restano senza occupazione e senza risposte.

“Manca una risposta, che riteniamo doverosa – sottolinea Eleine Krieger Garcia – a chi ha lavorato per anni precariamente presso l’Azienda, a chi ha sviluppato competenze in un settore delicato e complesso, e ha garantito ogni giorno la salute dei cittadini e delle cittadine della nostra Regione.”

Il tono è duro e carico di amarezza: “Vediamo un mondo del lavoro sempre più spietato e disumanizzante – denuncia la segretaria – che non tiene conto delle difficoltà di chi cerca di assicurare alla propria famiglia condizioni di vita dignitose. È inaccettabile che si chieda a lavoratori già precari di svolgere ore obbligatorie di volontariato per mantenere il posto. È un controsenso enorme.”

La FP CGIL VdA ribadisce che lavoro e volontariato devono restare distinti, anche se complementari: “Non si può licenziare personale qualificato in nome di una norma sciagurata. Chiediamo con forza – conclude Krieger Garcia – alla politica e all’Azienda sanitaria di mantenere in servizio questi lavoratori e lavoratrici, e di superare la logica del volontariato obbligatorio introdotta dalla DGR.”

Un appello accorato, quello del sindacato, che si aggiunge al malcontento crescente tra chi per anni ha contribuito a tenere in piedi il sistema dell’emergenza valdostana, e ora si ritrova fuori da tutto, per colpa di una norma e di troppa burocrazia.

pi/red

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