Seduta densa di temi quella del Consiglio comunale di Saint-Vincent, riunitosi martedì 4 novembre. Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, l’aula ha affrontato il punto più sostanzioso all’ordine del giorno: la sesta variazione al Bilancio di previsione 2025-2027, accompagnata dalle modifiche al Documento unico di programmazione.
L’assessore Leo Bréan ha illustrato nel dettaglio i numeri. La parte corrente pareggia sulla cifra di 217.210 euro: fra le principali voci figurano 62 mila euro in entrata da concessioni edilizie e, in uscita, 95 mila euro per utenze, 33 mila per il personale, 60 mila per manutenzioni e 25 mila per eventi turistici.
La parte in conto capitale si chiude invece a 334.056,96 euro: le entrate comprendono quasi 21 mila euro da concessioni edilizie, un contributo regionale da 188.187 euro per lo stadio e 125 mila euro per opere pubbliche di utilità minore. In uscita, 125 mila euro vanno a interventi su strade, 151 mila a incarichi di progettazione e 36 mila alla revisione dell’impianto antincendio dell’Archivio comunale.
Come da copione, la discussione si è accesa.
La minoranza, per voce della consigliera Beatrice Arditi, ha annunciato l’astensione criticando un bilancio “che si regge su continui aggiustamenti”. “Un bilancio sano – ha osservato – dovrebbe fondarsi su una pianificazione stabile, senza coprire spese correnti con i proventi edilizi, che dovrebbero finanziare solo investimenti”. Arditi ha anche sottolineato la scarsa incidenza delle risorse dedicate al sociale e ha chiesto “maggiore trasparenza nei criteri di scelta delle opere finanziate”.
Il sindaco Francesco Favre ha ribattuto con fermezza: “Le variazioni non derivano da una gestione improvvisata, ma dall’esigenza di recepire entrate imprevedibili. È un segnale di gestione oculata”. Favre ha poi ricordato che gli oneri di urbanizzazione sono, per legge, ripartiti tra spese correnti e investimenti: “Nulla di arbitrario, ma una corretta applicazione normativa”.
Il Consiglio ha poi proceduto alla formazione delle Commissioni consiliari permanenti.
Ecco le composizioni:
Affari istituzionali: Maura Susanna, Maurizio Castiglioni, Lina Conte, Paola Cortese, Mauro Cometto e Stefano Capano.
Bilancio e attività produttive: Leo Bréan, Alessandro Perosino, Laura Trecate, Loris Zendri, Beatrice Arditi e Carmen Jacquemet.
Lavori pubblici e ambiente: Marco Ciocchini, Maurizio Castiglioni, Guido Tonioli, Loris Zendri, Corrado Zani e Carmen Jacquemet.
Servizi sociali: Maura Susanna, Giacinta Merlin, Paola Cortese, Lina Conte, Stefano Capano e Mauro Cometto.
Sono state poi nominate la Commissione per i giudici popolari, composta dalla vicesindaco Maura Susanna e dalla consigliera Beatrice Arditi, e la Commissione di Biblioteca, un piccolo mondo che raccoglie rappresentanti comunali e del territorio: l’assistente di biblioteca Nadia Cadei, l’assessore Maurizio Castiglioni, Giulia Massignan per gli utenti, Sergio Rossi per la Parrocchia, Paola Seris per il Cenacolo Italo Mus, Loris Bordet per la maggioranza, Marta Caldara per l’Istituzione scolastica, Xavier Gamba come delegato dei giovani, Federico Giordano per la Fondazione Crétier-Joris e Maria Rita Marchionni per la minoranza.
In chiusura, il Consiglio ha approvato all’unanimità lo schema di convenzione con il Comune di Montjovet per la compartecipazione alla mensa scolastica della scuola secondaria di primo grado. L’accordo, valido per tre anni scolastici (dal 2025/26 al 2027/28), prevede una quota di 3 euro a pasto a carico del Comune di Montjovet per ogni studente residente, mentre l’eventuale differenza sarà coperta dalle famiglie in base all’Isee.
Una seduta, insomma, all’insegna della concretezza e dei numeri, dove tra conti, tabelle e commissioni si intravede la vita quotidiana di una comunità che continua a gestire con attenzione i propri equilibri — non solo di bilancio, ma anche politici.





