Il bene comune - 04 novembre 2025, 11:14

Un sacchetto che vale un pasto

Sabato 15 novembre torna anche in Valle d’Aosta la Colletta Alimentare, appuntamento simbolo della solidarietà concreta. In oltre cento punti vendita, circa 350 volontari accoglieranno i valdostani per raccogliere generi alimentari destinati a chi vive in difficoltà

Un sacchetto che vale un pasto

Sabato 15 novembre la Valle d’Aosta torna a vestirsi di arancione. È il colore delle pettorine dei volontari del Banco Alimentare, che per la 29ª Colletta Alimentare inviteranno tutti a compiere un gesto semplice ma potentissimo: riempire un sacchetto di cibo a lunga conservazione per chi non ha abbastanza.

«Un gesto che non ha più bisogno di presentazioni» – ricordano dal Banco Alimentare – «ma che ogni anno rinnova la sua forza, perché la fame e la povertà purtroppo non si fermano».

Dai piccoli negozi di montagna alle grandi superfici della Plaine, un centinaio di punti vendita parteciperanno all’iniziativa. I volontari — circa 350 in tutta la Regione — appartengono a un mosaico di realtà che racconta il meglio del volontariato valdostano: Alpini, Croce Rossa, Protezione civile, Volontari del Soccorso, Caritas, Scout, Chiesa evangelica, Comunione e Liberazione, Oftal, gruppi parrocchiali e tanti cittadini comuni che ogni anno decidono di donare un po’ del proprio tempo.

«In tutte le vallate della Regione, dai piccoli alimentari ai supermercati, i nostri volontari accoglieranno i clienti con le pettorine e i sacchetti da riempire» – spiega il coordinamento regionale – «un simbolo di accoglienza e di fiducia reciproca».

Alla Colletta partecipa anche la Regione Valle d’Aosta, con un contributo organizzativo e logistico che permette di coordinare i punti di raccolta e lo smistamento nel magazzino del Banco Alimentare, dove i pacchi vengono poi distribuiti alle associazioni del territorio.

«Nella nostra sede in questi giorni si fa spazio sugli scaffali per i nuovi arrivi» – si legge ancora nella nota – «lo scorso anno le donazioni avevano raggiunto 37,6 tonnellate, un risultato importante che speriamo di poter confermare grazie alla generosità dei valdostani».

Dalla scorsa primavera, grazie al Programma europeo FSE+ di aiuti alimentari, il magazzino non resta mai completamente vuoto. Ma, sottolineano gli organizzatori, «la Colletta resta un momento fondamentale per rispondere ai bisogni del territorio».

Non tutte le realtà sostenute dal Banco Alimentare, infatti, rientrano nel programma europeo. «A loro, in maniera particolare, sarà destinata la raccolta del 15 novembre», spiegano.

Ecco allora l’appello finale: «Contiamo ancora una volta sull’aiuto di tutti i valdostani, perché la solidarietà non si misura in numeri ma in gesti».

Sabato, dunque, basterà poco. Un sorriso, una mano tesa, un sacchetto pieno. Perché ogni dono, grande o piccolo che sia, è un pezzo di comunità che si ricostruisce.

pi.mi.

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