ATTUALITÀ - 29 ottobre 2025, 08:45

Una legge per la vita: la proposta Manes sulla prevenzione del tumore al seno entra in Commissione

Nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, il deputato valdostano Franco Manes porta in Parlamento una proposta di legge che punta a migliorare la diagnosi precoce e l’equità delle cure per tutte le pazienti, con un’attenzione speciale alla forma metastatica. “Non solo sensibilizzazione, ma atti concreti per garantire dignità e speranza”, afferma il parlamentare

Franco Manes, deputato della Valle d'Aosta

Franco Manes, deputato della Valle d'Aosta

Ottobre, mese rosa per eccellenza, è il momento in cui l’Italia intera si tinge di simboli e iniziative dedicate alla prevenzione del tumore al seno. Ma quest’anno, oltre ai nastri e alle campagne di sensibilizzazione, arriva anche un segnale forte dalla politica: la proposta di legge del deputato valdostano Franco Manes, appena assegnata in sede referente alla Commissione Affari sociali della Camera.

Un passo avanti concreto verso una sanità più equa e più vicina alle donne che affrontano una delle sfide più difficili della vita.

La proposta, depositata prima della pausa estiva, mira a rafforzare le politiche di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno, con particolare attenzione alla forma metastatica, spesso dimenticata nel dibattito pubblico. “Si tratta di un’iniziativa importante – sottolinea Manes – che non solo vuole porre la dovuta attenzione sulla patologia, la sua diagnosi precoce e la prevenzione, ma che vuole permettere con atti concreti di migliorare le cure su tutto il territorio, garantendo le necessarie cure e un sempre migliore scambio di informazioni, che offra al settore medico strumenti ulteriori anche nell’ottica della ricerca scientifica”.

Nel testo, infatti, si prevede l’istituzione di una Giornata nazionale dedicata al tumore al seno metastatico e la creazione di un registro nazionale per la raccolta dei dati sul decorso della malattia, utile non solo per la ricerca, ma anche per uniformare i percorsi terapeutici. Altro elemento cardine è la presa in carico globale della paziente e della sua famiglia, attraverso percorsi diagnostico-terapeutici integrati e una rete territoriale di sostegno che accompagni le donne anche quando non rispondono più ai trattamenti specifici.

In altre parole, un approccio umano e scientifico insieme, che riconosce la necessità di cura, continuità e dignità, anche nella fase più complessa della malattia.

Manes, nel presentare la proposta, ha voluto esprimere un ringraziamento sentito al dottor Roberto Barmasse (nella foto), già assessore alla Sanità della Valle d’Aosta, per il contributo offerto nella redazione del testo, e all’Associazione Barbara & Co, da anni in prima linea nella sensibilizzazione e nel sostegno alle pazienti oncologiche. “Il loro lavoro quotidiano ha acceso i riflettori su un tema che tocca migliaia di famiglie – ricorda il deputato – e ci ha spinto a portare in Parlamento una proposta che parla di giustizia sanitaria, ma anche di empatia e umanità”.

Un pensiero di riconoscenza, infine, è andato a tutte le associazioni valdostane che, ogni giorno, accompagnano le pazienti e le loro famiglie nei percorsi di cura, mantenendo viva l’attenzione e la solidarietà su un tema che riguarda la salute, ma anche la coesione sociale.

La proposta di legge arriva in un momento in cui, a livello nazionale, cresce la consapevolezza che la prevenzione non può essere un privilegio, ma un diritto da garantire ovunque, anche nelle aree più periferiche.

Un messaggio che risuona forte anche dalla Valle d’Aosta, dove l’impegno politico di Franco Manes si intreccia con una visione più ampia: quella di un Paese che investe nella prevenzione, nella ricerca e nella qualità della vita, trasformando la malattia in un terreno di solidarietà e progresso.

Come ha ricordato lo stesso deputato, “questa proposta vuole dare voce a chi ogni giorno combatte, a chi non si arrende, e a chi, anche dopo una diagnosi difficile, sceglie di vivere con coraggio e speranza”.

Una legge che nasce nel mese rosa, ma che parla a tutti i mesi dell’anno: perché la prevenzione, come la vita, non conosce stagioni.

pi.mi.

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