Le Messager Campagnard - 27 ottobre 2025, 08:30

La 68ème Finale régionale Batailles de Reines dominata da Suisse, Berline e Farchetta

Le regine della tradizione valdostana incoronate all’Arena Croix-Noire: un rito collettivo che unisce allevatori, famiglie e territorio

Suisse

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È molto più di una gara tra bovine: la Finale regionale delle Batailles de Reines rappresenta, da quasi settant’anni, un rito identitario e collettivo che racchiude l’anima rurale e culturale della Valle d’Aosta. Anche quest’anno, domenica 26 ottobre, l’Arena Croix-Noire di Aosta ha accolto migliaia di spettatori, arrivati non solo da ogni angolo della regione ma anche da fuori Valle e dalla vicina Svizzera, per assistere alla 68ème Finale régionale.

Ben 139 bovine si sono affrontate in campo: 36 nella prima categoria, 50 nella seconda e 53 nella terza, in una sequenza di combattimenti che alterna forza e rispetto, tradizione e spirito sportivo.
L’atmosfera, come sempre, è stata quella delle grandi occasioni: applausi, incitamenti e un tifo genuino, figlio di una passione che si tramanda di generazione in generazione.

A riconfermarsi regina di prima categoria è stata Suisse, dell’allevamento Frassy-Letey di Arvier, che per il secondo anno consecutivo ha dominato le avversarie, imponendosi su Marmotta di Gimmy Dujany di Châtillon.

Nella seconda categoria, il titolo è andato a Berline, dell’azienda Simon e Julien Charbonnier di Aosta, che ha avuto la meglio su Furie di Massimiliano Garin di Cogne.

E ancora una volta, nella terza categoria, la protagonista assoluta è stata Farchetta di Renzo Rosset di Nus, che per il quarto anno consecutivo ha conquistato la corona, superando Tormenta dei Frères Quendoz di Jovençan.

Tre nomi, tre storie di allevatori e di pascoli, ma un’unica grande passione condivisa: quella per la regina delle Batailles, simbolo vivente di una Valle che, pur tra i cambiamenti dei tempi, continua a riconoscersi nelle sue radici, nella fierezza dei suoi animali e nella comunità che li celebra.

pi/red

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