Due buone notizie per la salute pubblica arrivano dalla Conferenza Stato-Regioni: l’approvazione del nuovo Piano nazionale della cronicità (a nove anni dal precedente) e l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Un doppio passo avanti che, secondo Cittadinanzattiva, segna un cambio di passo importante nella direzione della tutela dei diritti dei cittadini.
“Si tratta di una doppia approvazione che ci sembra un segnale importante perché presume un collegamento sempre più diretto tra piani di politica pubblica, quale è il Piano nazionale cronicità, e le risorse che l’aggiornamento periodico e sistematico dei Livelli essenziali di assistenza contribuisce a garantire” dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.
Mandorino sottolinea anche come l’impegno civico sia stato determinante: “Nel caso dei Lea, attraverso una costante azione di pressione esercitata negli anni per sbloccare quelli del 2017 - tramite l’approvazione del Decreto tariffe - con la prospettiva ora più concreta di un aggiornamento periodico e sistematico; nel caso del Piano nazionale cronicità con un ruolo diretto nell’ambito della Cabina di regia attiva presso il Ministero della Salute”.
Il nuovo Piano include per la prima volta tre patologie di forte impatto sociale – obesità, endometriosi ed epilessia – che interessano circa 10 milioni di cittadini. L’aggiornamento dei Lea, invece, introduce nuovi screening oncologici (come quelli per i tumori ereditari BRCA1 e BRCA2), prestazioni aggiuntive per i disturbi alimentari, nuove malattie genetiche rare nello screening neonatale e esenzioni per ulteriori patologie croniche, tra cui sindrome fibromialgica, idrosadenite suppurativa e malattia polmonare da micobatteri non tubercolari.
Un quadro dunque positivo, ma non privo di criticità. “Non si può non considerare che dall’approdo del Piano sulle cronicità alla sua approvazione in Conferenza Stato-Regioni sia trascorso oltre un anno, e che i Lea approvati ieri, dunque, non potranno tenere in adeguato conto le tre patologie lì inserite” osserva Mandorino, che invita a “procedere ad aggiornamenti tempestivi e sincroni, affinché quanto indicato dai Piani sia reso esigibile attraverso il contestuale inserimento nei Lea”.
Cittadinanzattiva chiede infine che “al fine di garantire la presa in carico delle persone affette da obesità, endometriosi ed epilessia, si proceda nei tempi previsti a un nuovo aggiornamento dei Lea, contestualmente all’adozione da parte del Ministero della Salute di una strategia di azione sulle tariffe delle prestazioni”, come previsto dalla recente sentenza del Tar Lazio.
In Valle d’Aosta, la notizia è stata accolta con cauto ottimismo. “Importante per noi ogni segnale positivo, senza abbassare la guardia!” commenta Maria Grazia Vacchina, segretaria di Cittadinanzattiva Valle d’Aosta. “Ora serve che anche sul piano locale le azioni di prevenzione e di presa in carico delle cronicità vengano potenziate, con un’attenzione particolare alla continuità assistenziale e al sostegno ai pazienti e alle famiglie”.
Un messaggio chiaro, quello dell’associazione civica: bene i segnali nazionali, ma la sfida vera resta quella di tradurre i piani in diritti concreti e tempestivi per tutti i cittadini, senza lasciare indietro nessuno.





