ECONOMIA - 22 ottobre 2025, 17:43

Accordo integrativo Gros Cidac: piattaforma inviata all’azienda, il sindacato punta sui salari e il welfare

Tra stagnazione salariale e costi della vita in Valle d’Aosta, il contratto integrativo aziendale diventa un primo strumento di tutela. Raffaele Statti (UilTuCs) spiega motivazioni e priorità

Accordo integrativo Gros Cidac: piattaforma inviata all’azienda, il sindacato punta sui salari e il welfare

Si apre un nuovo capitolo nelle trattative tra sindacati e aziende del commercio valdostano. La piattaforma per il contratto integrativo aziendale della Gros Cidac è stata completata e inviata all’azienda, in attesa di un primo incontro ufficiale tra le parti. A guidare la discussione, tra le segreterie regionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL, UilTuCs UIL e il SAVT Commerce, c’è la volontà di garantire maggiore tutela alle lavoratrici e ai lavoratori.

“La situazione economica in cui versano i lavoratori italiani richiederebbe riforme strutturali — afferma Raffaele Statti, segretario regionale UilTuCs Valle d’Aosta —, politiche capaci di ridisegnare salari, fisco e lavoro. Il contratto integrativo è certamente un aiuto concreto, ma non cambia il quadro complessivo”.

Il documento sindacale mette in evidenza le criticità del sistema: stagnazione salariale ormai trentennale, redditi da lavoro in calo del 3,4% dal 1991 al 2023 a parità di potere d’acquisto, contro un aumento del 30% registrato in altri Paesi OCSE. “L’Italia resta un’anomalia europea — sottolinea Statti —, con un PIL crollato del 10%, inflazione e prezzi in aumento, carico fiscale tra i più alti in Europa. In questo contesto, il 10% dei lavoratori con un impiego vive in condizioni di povertà”.

A livello locale, la Valle d’Aosta si colloca tra le regioni con i costi della spesa più elevati, secondo l’indagine annuale di Altroconsumo, fattore che rende ancora più urgente una contrattazione aziendale attenta a salari e welfare.

La piattaforma inviata alla Gros Cidac copre una gamma completa di temi: diritti e relazioni sul lavoro, salute e sicurezza, organizzazione del lavoro, distribuzione dell’orario, verifica sul part time, inquadramento professionale, pause, buoni pasto, premio di produttività, previdenza complementare, pari opportunità e welfare aziendale.

“Vogliamo un contratto che dia strumenti concreti ai lavoratori — conclude Statti —, che riconosca il loro impegno, migliori le condizioni economiche e tuteli salute e sicurezza. Il confronto con l’azienda sarà fondamentale per trasformare queste proposte in realtà”.

In un contesto economico complesso, la partita sul contratto integrativo Gros Cidac diventa quindi non solo una questione locale, ma un simbolo delle sfide più ampie che i lavoratori italiani affrontano ogni giorno.

red/eco

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