CRONACA - 22 ottobre 2025, 13:43

Addio al collega Daniele Amedeo

Si è spento sabato, a 89 anni, ad Aosta. Ha condotto la prima “Voix de la Vallée” ed era fra i volti più apprezzati del telegiornale regionale. La notizia è stata data da Rai VdA a funerali avvenuti, nel rispetto della sua volontà

Daniele Amedeo (foto Rai VdA)

Daniele Amedeo (foto Rai VdA)

Addio a uno dei volti più conosciuti e amati del nostro telegiornale. Si è spento sabato, ad Aosta, all’età di 89 anni, Daniele Amedeo, il primo conduttore del Tg regionale della Valle d’Aosta, la sera del 15 dicembre 1979. La notizia, data da Rai VdA solo a funerali avvenuti come da sua precisa volontà, ha suscitato commozione e riconoscenza nel mondo del giornalismo e non solo.

Nato a Marsiglia il 31 maggio 1936, laureato in Economia e Commercio, Amedeo aveva cominciato la sua carriera come annunciatore in lingua francese alla Rai di Torino per la trasmissione radiofonica “La Voix de la Vallée”, antesignana del servizio di informazione regionale. Dal gennaio del 1973 era entrato nella redazione del Gazzettino valdostano nella sede di via Chambéry, diventando una delle figure più autorevoli e garbate del giornalismo pubblico in Valle.

Fu protagonista della nascita dell’informazione televisiva Rai in Valle d’Aosta, segnando un’epoca con la sua voce calda e il suo stile sobrio, capace di unire professionalità e profondo senso delle istituzioni. In pensione dal 1996, Amedeo aveva continuato a seguire con attenzione la vita culturale valdostana, partecipando con discrezione e passione a numerose iniziative legate alla lingua e alla memoria francofona.

Cordoglio per la scomparsa di Daniele Amedeo

22 Ottobre 2025 | Notizie

Daniele Amedeo - Rai VdA

Un professionista capace di unire umiltà, rigore e grande preparazione, un uomo elegante, garbato e sempre all’altezza della situazione. Con profonda tristezza l’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta apprende la notizia della scomparsa di Daniele Amedeo, giornalista professionista, una vita alla Rai e primo conduttore del telegiornale regionale della Valle d’Aosta, morto sabato 18 ottobre ad Aosta all’età di 89 anni.

Nato a Marsiglia il 31 maggio 1936 e laureato in Economia e Commercio, Amedeo aveva iniziato la sua carriera come annunciatore in lingua francese alla Rai di Torino, per la trasmissione radiofonica La voix de la Vallée. Dal gennaio 1973 era approdato alla sede Rai di Aosta, dove aveva lavorato per la radio prima di passare alla televisione. È stato il volto della prima edizione del Tgr Valle d’Aosta, andata in onda sabato 15 dicembre 1979, distinguendosi per il suo perfetto bilinguismo e la profonda cultura.

In pensione dal 1996, Amedeo ha continuato a impegnarsi con passione nel mondo dell’informazione: è stato consigliere del Corecom Valle d’Aosta dal 2001 al 2007 e di nuovo tra il 2012 e il 2013, oltre che consigliere e proboviro dell’Associazione Stampa Valdostana, rappresentando con dedizione i giornalisti pensionati.

Il funerale si è svolto oggi ad Aosta, in forma riservata, come da sua volontà.
L’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta si unisce al cordoglio della famiglia e dei colleghi, ricordando in Daniele Amedeo una figura di riferimento per il giornalismo valdostano, un professionista che ha contribuito con il suo lavoro e la sua umanità a costruire la storia dell’informazione nella nostra regione.

Un ricordo intenso è arrivato da Maria Grazia Vacchina, presidente del Circolo valdostano della Stampa:

“A nome del Circolo Valdostano della Stampa, che ho l’onore di presiedere, e mio personale – ha scritto Vacchina – partecipo vivamente al dolore della famiglia e della comunità valdostana per la perdita del dottor Daniele Amedeo, a lungo segretario rigoroso e appassionato del Circolo, da me proposto con meritato unanime riscontro a membro effettivo dell’Académie Saint-Anselme per i suoi solidi e esemplari connotati culturali e francofoni. Onorata di averti avuto accanto in tante avventure culturali comunitarie, anche e soprattutto quando non ancora affermate nel panorama regionale, nel ricordo della tua esemplare dirittura e sobrietà, ti saluto commossa con tutta la squadra che hai aiutato a crescere, certa che sia per te il Paradiso che giustamente volevi in terra e che accoglie la vita senza fine e senza confine degli uomini veri come te.”

Una testimonianza che racchiude il senso più profondo del suo percorso umano e professionale: un uomo di misura e di passione, che ha dato voce a una Valle d’Aosta che credeva nella propria identità e nella forza della parola.
Oggi, a distanza di tanti anni da quel primo telegiornale, resta vivo il suo esempio di giornalista gentile, di narratore sobrio e autentico di una comunità che lo ricorda con gratitudine e affetto.

red/cro

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