Una richiesta urgente e senza mezzi termini arriva oggi al Ministero della Salute da parte di Cittadinanzattiva, Associazione Pazienti BPCO e Associazione Respiriamo Insieme: niente proroga isorisorse al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV), ma aggiornamenti immediati e mirati. È quanto emerge da una lettera inviata al ministro Orazio Schillaci, nella quale le associazioni chiedono di “intervenire presto e in modo risolutivo” per aggiornare il Calendario Nazionale di Immunizzazione e garantire l’accesso agli strumenti di prevenzione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) a neonati, donne in gravidanza, adulti fragili e anziani.
“È preoccupante che proprio all’avvio della stagione vaccinale si ipotizzi un passo indietro rispetto agli impegni assunti lo scorso 2 luglio in Parlamento dal ministro Schillaci”, commenta Mariagrazia Vacchina, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Valle d’Aosta. “Il rischio è lasciare scoperti i soggetti più vulnerabili, con conseguenze sanitarie ed economiche importanti.”
La lettera delle associazioni evidenzia inoltre l’urgenza di emanare una circolare ministeriale con indicazioni operative chiare, in modo che tutte le Regioni possano attivarsi secondo criteri condivisi. Richiesta anche la definizione di un quadro economico certo, con risorse dedicate e trasparenti modalità di riparto e rendicontazione, oltre a una campagna informativa nazionale sulle nuove opportunità preventive contro il VRS.
Ogni anno, in Italia, si registrano circa 25.000 ricoveri per VRS tra bambini sotto i 5 anni, con circa 800 neonati ricoverati ogni 100.000. La stagione passata ha confermato l’efficacia di un anticorpo monoclonale in grado di prevenire oltre l’80% di questi ricoveri, mentre la vaccinazione materna in gravidanza rappresenta un’ulteriore protezione per i neonati. Anche tra la popolazione over 60 i numeri sono significativi: circa 26.000 ricoveri e 1.800 decessi ogni anno in Italia, con oltre 158.000 in tutta l’Unione Europea.
Secondo Vacchina, “è fondamentale che le decisioni non restino su carta, ma si traducano in interventi concreti. La prevenzione vaccinale non è un optional, ma una priorità sanitaria, sociale ed economica.”
Le associazioni chiedono quindi di rinunciare alla proroga del PNPV e di aggiornare il calendario, includendo tutte le categorie a rischio con strumenti di prevenzione efficaci, in un momento in cui la stagione respiratoria è alle porte e la popolazione più fragile non può aspettare.





