ATTUALITÀ - 06 ottobre 2025, 21:09

Giornata importante per 'Monti Specchio di luce' presentato dalle consorelle delle Figlie della Carità di Torino

Un incontro intenso nella storica sede di via Nizza, tra fede, memoria e amore per la montagna

Giornata importante per 'Monti Specchio di luce' presentato dalle consorelle delle Figlie della Carità di Torino

La congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, con sede centrale in via Nizza 20 a Torino, ha ospitato sabato 4 ottobre gli autori e i collaboratori del libro “Monti, specchio di luce”.
L’incontro si è svolto nella storica casa di San Salvario, la sede madre delle Figlie della Carità, la cui antica cappella diede il nome all’intero quartiere, quando tutt’attorno sorgevano soltanto prati e il castello del Valentino.

Da secoli le Figlie della Carità sono una presenza preziosa in città: accanto ai malati, alle persone sole, alle famiglie in difficoltà e, soprattutto, ai senza tetto. Ancora oggi, nella casa di via Nizza, le suore e i volontari vincenziani accolgono ogni giorno chi vive ai margini, offrendo sostegno materiale, ascolto e percorsi di rinascita.

La sede, dotata anche di una moderna sala conferenze, è divenuta un punto di riferimento culturale e spirituale. Molto del merito va a Suor Cristina, energica collaboratrice del Centro, che accoglie ogni ospite con disponibilità e calore umano. Grazie a lei, gli autori di “Monti, specchio di luce” si sono sentiti “a casa”.

A introdurre il primo autore, Lodovico Marchisio, è stata la psicologa Katia Di Stella, collaboratrice della congregazione e appassionata di montagna.
Conosce Marchisio da anni, avendo partecipato a molte sue escursioni quando era capo gita e accompagnatore del CAI. Lo ha ricordato come un uomo profondamente legato alla natura, impegnato nella difesa dell’ambiente e degli animali, e come già presidente della commissione CITAM PV Piemonte–Valle d’Aosta per due mandati consecutivi.

A seguire è intervenuta Gabriella Abrate, moglie del compianto professor Pierantonio Milone, a cui è dedicato un intero capitolo del libro. Milone, amico fraterno di Marchisio, è stato ricordato con affetto e gratitudine:
una figura di grande cultura e profonda fede, capace di ascoltare e di comprendere, dotato di rara sensibilità e di un’onestà intellettuale che ha lasciato un segno indelebile in chi l’ha conosciuto.

La giornata è proseguita con un secondo momento toccante, dedicato alla memoria della coautrice Laura Prunotto, che aveva potuto vedere pubblicata la sua “creatura di carta” prima di lasciare questa terra.
Il marito e amico Giorgio Bonino, coautore del libro, ha letto il testo della compianta — pubblicato nel volume a pagina 64 — e alcune sue poesie tratte sia da “Specchio di luce” sia da altre opere.

Nel corso dell’incontro, Lodovico Marchisio ha anche presentato i suoi due libri precedenti: “Guarigioni d’amore” e “Una vita parallela”, accompagnandoli con brevi filmati che raccontano come l’autore affronti la malattia di Parkinson trovando nella montagna una forma di equilibrio e di guarigione.

A impreziosire l’evento, la coautrice Roberta Maffiodo ha alternato momenti di recitazione a canti di montagna, culminando in un’esecuzione lirica di “Con te partirò” e nel brano contro la guerra “Dio del cielo, se fossi una colomba”, nella versione dedicata alla pace nel mondo.

Un pomeriggio di emozione, ricordi e condivisione, dove la spiritualità vincenziana si è fusa con la forza della parola, dell’arte e della montagna — specchio di luce, davvero, dell’anima di chi sale sempre più in alto.

red/nc

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