Il contratto viene solitamente stipulato online o telefonicamente. Dopo il pagamento del premio, i consumatori ricevono presunti documenti assicurativi che, tuttavia, non sono validi. Al più tardi, durante un controllo stradale o dopo un incidente, diventa chiaro che non esiste alcuna copertura e che le persone interessate sono diventate vittime di frode.
Le conseguenze sono gravi: i conducenti senza assicurazione rischiano pesanti sanzioni amministrative che vanno da 866 a 3.464 euro, oltre al sequestro del veicolo. In caso di incidente causato da loro, devono risarcire di tasca propria eventuali danni materiali e lesioni personali. I danneggiati vengono inizialmente indennizzati dal Fondo vittime della strada, che però successivamente recupera i costi dai responsabili dell’incidente tramite ricorso.
Le polizze assicurative false per la responsabilità civile dei veicoli a motore vengono sempre più spesso proposte tramite siti web o social network come Facebook. Queste piattaforme attirano i clienti con offerte estremamente convenienti e appaiono spesso molto professionali. I nomi delle compagnie, inoltre, assomigliano deliberatamente a quelli di assicurazioni affermate o si ispirano a marchi noti, inducendo così molti consumatori a cadere nella trappola.
L’Ivass segnala da tempo questi siti truffaldini e pubblica regolarmente elenchi aggiornati dei falsi fornitori. Solo quest’anno ne sono stati scoperti più di 87. L’autorità di vigilanza raccomanda ai consumatori di prestare la massima cautela nell’utilizzo di internet, telefono o servizi di messaggistica, come WhatsApp.
Per evitare frodi, i consumatori dovrebbero sempre verificare se il proprio partner assicurativo è ufficialmente autorizzato. Gli elenchi delle imprese accreditate a fornire assicurazioni Rc Auto in Italia (“Elenco imprese italiane” ed “Elenco imprese estere”) sono consultabili al seguente indirizzo:
https://www.ivass.it/operatori/imprese/elenchi/index.html





