La nostra regione aderisce anche quest’anno alla Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno (SAM 2025), un’iniziativa internazionale promossa da WABA, MAMI e UNICEF che richiama l’attenzione sull’importanza dell’allattamento come strumento fondamentale per la crescita, la salute e lo sviluppo sostenibile.
Il tema scelto per il 2025 è eloquente: “Dare priorità all’allattamento: creare sistemi di sostegno sostenibili”. Non solo un richiamo al valore biologico e affettivo del latte materno, ma anche alla sua dimensione sociale e ambientale: rispetto all’alimentazione artificiale, infatti, l’allattamento ha un impatto ecologico decisamente minore.
Il programma valdostano prevede attività gratuite e senza prenotazione, pensate per coinvolgere non solo le mamme, ma anche i papà, i nonni e chiunque desideri informarsi:
3 ottobre, Châtillon (Casa di Comunità, 14:30-16:30): “Una rete dolce”, pomeriggio di condivisione con mamme in gravidanza, famiglie e ostetriche.
4 ottobre, Aosta (Biblioteca regionale, 9:30-12:00): letture a tema in collaborazione con il progetto Nati Per Leggere.
6 ottobre, Aosta (ex Maternità di Saint-Martin-de-Corléans, 15:00-17:00): nuovo incontro “Una rete dolce”.
7 ottobre, Ospedale Beauregard (15:30): incontro con le ostetriche ospedaliere.
Un mosaico di momenti pensati per avvicinare la comunità, rompere tabù e fare rete attorno alle donne.
L’impegno non si limita agli eventi pubblici: il Dipartimento materno-infantile dell’Ospedale Beauregard partecipa al progetto internazionale Baby Friendly Hospital promosso da UNICEF, che riconosce le strutture più attente alla protezione e alla promozione dell’allattamento.
I dati parlano chiaro: nel giro di un anno, grazie a corsi di formazione e sensibilizzazione, l’allattamento esclusivo registrato nei servizi sanitari valdostani è passato dal 70% (2023) al 79% (2024-2025). Un risultato che, in un panorama nazionale spesso a macchia di leopardo, rappresenta un traguardo importante.
Non solo pratica clinica, ma anche ricerca: “Insieme con l’ospedale Galliera di Genova – spiegano i medici valdostani – siamo promotori del primo studio multicentrico sul dolore in allattamento, che coinvolge vari ospedali Baby Friendly del Nord Italia e applica una terapia innovativa messa a punto proprio qui ad Aosta”.
“I professionisti che lavorano sulla nascita sono dei privilegiati – affermano ostetriche e medici –. Se in ogni altro ambito della medicina andiamo a curare condizioni compromesse, gli operatori della nascita sono gli unici che la salute possono effettivamente produrla”.
Il messaggio che arriva dagli operatori è chiaro e rassicurante:
l’allattamento non è un dogma, ma una scelta sostenuta dalle evidenze scientifiche;
chi non può o non vuole allattare non deve sentirsi giudicata: “Siamo qui per accogliere, sostenere e trovare insieme soluzioni per la salute delle madri e dei bambini”.
Un approccio che mette al centro la libertà e la dignità della donna, senza dimenticare il dovere di diffondere le migliori pratiche.
L’allattamento materno non è solo nutrimento: è prevenzione di malattie, legame affettivo, riduzione delle disuguaglianze e – non ultimo – gesto ecologico. Non sorprende che la dichiarazione dei Ministri della Salute del G20 del 2021 lo abbia inserito tra le “Priorità del Pianeta”.
La Valle d’Aosta, con il suo ospedale e i suoi consultori, prova a fare la sua parte. Lo fa con serietà scientifica, con momenti di condivisione e con l’ambizione di costruire una cultura del sostegno alle madri.
Un segnale concreto che, al di là delle campagne e delle giornate mondiali, parla di futuro: quello dei bambini e della comunità che li accoglie.





