Obiettivo: proteggere i più piccoli da una delle principali cause di ricovero infantile. È con questa finalità che l’Azienda USL della Valle d’Aosta avvia, dall’1 ottobre, la nuova campagna di profilassi gratuita contro la bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), utilizzando l’anticorpo monoclonale Nirsevimab.
La strategia prevede due modalità di somministrazione: direttamente in ospedale prima della dimissione dal Nido per tutti i nuovi nati, e presso gli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica di Aosta, Morgex e Donnas per i bambini nati dal 1° aprile 2025, le cui famiglie riceveranno nei prossimi giorni una lettera informativa. Le prenotazioni saranno attive online o via telefono, a partire dal 13 ottobre.
La Valle d’Aosta è stata la prima regione italiana, già dal 2023, a introdurre questa opportunità di prevenzione, con risultati giudicati straordinari: adesione all’80%, significativa riduzione dei casi e drastico calo dei ricoveri. L’esperienza positiva ha confermato l’efficacia e la sicurezza della profilassi, consolidando un modello organizzativo che coinvolge pediatri ospedalieri e di libera scelta, il Dipartimento di Prevenzione e l’Assessorato alla Sanità.
Il dottor Salvatore Bongiorno, direttore di Igiene e Sanità Pubblica, sottolinea: «La bronchiolite da VRS rappresenta una delle principali cause di ricovero nei bambini sotto l’anno di vita. Non esistendo una terapia specifica, la prevenzione è la strategia fondamentale. L’immunizzazione con Nirsevimab costituisce oggi lo strumento più avanzato per proteggere i neonati».
Il dottor Paolo Serravalle, direttore di Pediatria e Neonatologia, aggiunge: «Le società scientifiche raccomandano l’accesso universale alla profilassi con Nirsevimab. Una sola somministrazione copre l’intera stagione epidemica, riducendo in modo significativo il rischio di forme gravi e di ospedalizzazione».
In una fase storica in cui la sanità pubblica è chiamata a rispondere con prontezza e innovazione, la campagna valdostana rappresenta un segnale forte: la tutela della salute infantile non è soltanto una priorità sanitaria, ma anche un impegno sociale, condiviso tra istituzioni e famiglie.





