Informazione economica e aziendale - 25 settembre 2025, 07:00

Argento sterling vs argento puro: differenze, composizione e come riconoscerli

Argento sterling vs argento puro: differenze, composizione e come riconoscerli

Molti pensano che l’argento sia sempre uguale a se stesso, ma in realtà non tutti gli oggetti “in argento” contengono la stessa quantità di metallo prezioso. Dietro sigle come 999 o 925 si nascondono due materiali con caratteristiche e destinazioni d’uso molto diverse: l’argento puro e l’argento sterling. Capire cosa li distingue è utile non solo per chi acquista gioielli o posate, ma anche per chi vuole riconoscere la qualità reale di ciò che possiede.

L’argento puro: bellezza e morbidezza allo stato quasi perfetto

Quando si parla di argento puro, si fa riferimento a un metallo con finezza 999‰, cioè 99,9% di argento. È ciò che gli standard internazionali, come la norma ISO 9202:2019, definiscono “fine silver”. In termini pratici, è quasi completamente composto da argento, con solo tracce di altre sostanze residue.

Dal punto di vista chimico, è un metallo molto malleabile e duttile, con una durezza modesta (circa 30 HV sulla scala Vickers e 2,5 sulla scala di Mohs). La sua lucentezza è eccezionale: l’argento puro riflette più del 90% della luce visibile, motivo per cui è usato anche in applicazioni ottiche o decorative.

Proprio questa morbidezza, però, lo rende poco adatto agli oggetti d’uso quotidiano. Si graffia facilmente, si deforma con la pressione e tende a perdere la forma originale. Per questo motivo lo si trova soprattutto in monete e lingotti da investimento, come l’American Silver Eagle o la Britannia, oppure in oggetti da collezione e argenteria pregiata. In Italia può essere marchiato “999”, anche se i titoli più comuni per l’uso domestico restano 925 e 800.

L’argento sterling: equilibrio tra purezza e resistenza

L’argento sterling, riconoscibile dalla sigla 925, è una lega metallica formata per il 92,5% da argento e per il restante 7,5% da altri metalli, solitamente rame. È proprio questa piccola percentuale a cambiare tutto: il rame conferisce maggiore resistenza meccanica, durezza e tenacità, rendendo il materiale più adatto alla lavorazione e all’uso quotidiano.

Il termine “sterling” ha origini antiche: secondo alcune fonti deriva da “Easterlings”, i monetieri tedeschi che fornirono argento di qualità all’Inghilterra nel XII secolo; secondo altre, dalla parola anglosassone steorling, cioè “moneta con la stella”. Oggi indica uno standard riconosciuto a livello mondiale: la finezza 925 è la più usata per gioielleria, posate e oggettistica d’arredo.

Dal punto di vista pratico, l’argento sterling è più resistente ai graffi e alle deformazioni, e ha una durezza media tra 70 e 120 HV a seconda dello stato di lavorazione. È però anche più sensibile all’ossidazione rispetto al 999, perché la presenza del rame accelera la formazione del caratteristico annerimento superficiale (il solfuro d’argento). Nulla di irreversibile: con una buona manutenzione, la lucentezza torna facilmente.

Differenze reali tra argento puro e argento sterling

Visivamente, i due materiali sono quasi indistinguibili. L’argento puro può apparire leggermente più bianco e riflettente, ma la differenza si nota solo in condizioni di luce controllata. Le vere distinzioni stanno nella composizione e nel comportamento nel tempo.

L’argento 999 è ideale quando si vuole massima purezza e valore intrinseco, ma la sua morbidezza lo limita a oggetti statici o da esposizione. L’argento 925, invece, nasce per durare: sopporta meglio urti, sfregamenti e piccole deformazioni, risultando perfetto per gioielli, posate o accessori di uso quotidiano.

In termini di prezzo, il riferimento resta sempre la LBMA Silver Price, che indica il valore del metallo puro. Tuttavia, il costo finale di un oggetto in 925 può risultare più conveniente, perché la lega è più semplice da lavorare e più stabile nel tempo.

Come riconoscere un vero argento

In Italia, ogni oggetto in argento deve riportare due marchi obbligatori: il titolo in millesimi (ad esempio 925, 800 o 999) e il marchio identificativo dell’azienda che lo ha prodotto o importato. Quest’ultimo è formato da una stella a cinque punte, seguita da un numero progressivo e dalla sigla della provincia (per esempio “★123MI”).

Nel Regno Unito, invece, lo standard “sterling” è indicato dal celebre leone passante, accompagnato dal simbolo dell’assay office (la testa di leopardo per Londra, ad esempio) e dalla lettera dell’anno di controllo.

Chi desidera una verifica più approfondita può ricorrere ai test XRF, una tecnica non distruttiva che analizza la composizione del metallo in pochi secondi, oppure a saggi chimici effettuati dai laboratori di analisi dei metalli preziosi. Se cerchi un modo per vendere argento a Roma, MVS Gioielli è la soluzione migliore per la massima quotazione e valutazione del tuo argento.

Quale scegliere e come prendersene cura

La scelta tra 999 e 925 dipende da come si intende usare l’argento. Se l’obiettivo è collezionare o investire, il 999 rappresenta la purezza massima e il titolo riconosciuto nei mercati internazionali. Se invece si desidera un materiale robusto e versatile, che resista nel tempo pur mantenendo l’aspetto elegante, il 925 è senza dubbio la scelta più pratica.

Per conservare entrambi nel modo migliore, è importante limitare l’esposizione all’aria umida e ai composti solforati, che causano la patina scura. L’argento va riposto in custodie o panni anti-tarnish, lontano da materiali come gomma, lana o carta acida, che accelerano l’ossidazione.

La pulizia deve essere delicata: basta un panno morbido o, per oggetti più ossidati, una pasta di carbonato di calcio. È meglio evitare prodotti abrasivi o bagni chimici aggressivi, che possono rovinare la superficie, soprattutto nel caso di pezzi antichi o cesellati.

In sintesi

L’argento puro e quello sterling non competono: si completano. Il primo rappresenta la forma più autentica e preziosa del metallo, il secondo ne incarna la funzionalità quotidiana.
Sapere riconoscere le differenze tra un titolo e l’altro non è solo una curiosità da intenditori, ma un modo per scegliere con consapevolezza — che si tratti di un anello, di un servizio di posate o di un piccolo lingotto da collezione.



Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.

SU