Aosta Capitale - 24 settembre 2025, 17:07

Diritti e politiche queer, elezioni 2025: Arcigay Valle d’Aosta pubblica i risultati dei questionari ai candidati

In vista dell’Election Day del 28 settembre, Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA ha sottoposto ai candidati regionali e comunali questionari sui diritti e le politiche queer. Dall’analisi emerge una netta differenza tra chi sceglie la trasparenza e chi resta nel vago o evita il confronto pubblico

I candidati sindaco e vice sindaco ad Aosta

I candidati sindaco e vice sindaco ad Aosta

Domenica 28 settembre la Valle d’Aosta tornerà alle urne, e Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA ha voluto mettere sotto la lente di ingrandimento l’impegno concreto dei candidati sui diritti e sulle politiche queer. Per farlo, l’associazione ha sottoposto a tutte le candidature due questionari in dieci punti, toccando temi che vanno dai percorsi di affermazione di genere, alla carriera alias, dall’educazione contro il bullismo, all’adesione alla rete RE.A.DY, fino al riconoscimento delle famiglie omogenitoriali nei servizi pubblici.

Per il Comune di Aosta, tutte e quattro le coppie candidate a sindaco e vicesindaca hanno risposto: Raffaele Rocco e Valeria Fadda, Eugenio Torrione e Katya Foletto, Giovanni Girardini e Sonia Furci, Diego Foti e Chiara Giordano. L’analisi mostra un accordo generale sui valori costituzionali, sugli sportelli di ascolto e sull’impegno a garantire una comunicazione istituzionale rispettosa. Le differenze emergono su carriera alias, partecipazione alla rete RE.A.DY e istituzione di una consulta permanente, con alcune coppie più dettagliate su tempi e strumenti, altre più generiche.

Sul fronte regionale, cinque liste su nove hanno fornito risposte: Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico e Valle d’Aosta Aperta hanno inviato risposte individuali con livelli di adesione che vanno dal 51% del PD al 94% di VdA Aperta. La media delle risposte positive è prossima al 100%. La lista degli Autonomisti di centro ha inviato solo una risposta unica per 34 candidati, mentre l’Union Valdôtaine ha preferito una nota politica generale. Le liste di centrodestra e Valle d’Aosta Futura non hanno risposto, sottraendosi al confronto pubblico.

«Il nostro obiettivo – spiega Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA – è dare ai cittadini strumenti concreti per un voto consapevole. I diritti non sono un tema secondario: sono il banco di prova della qualità della democrazia e della visione di società che ogni candidatura propone. Chi si assume responsabilità pubbliche lo dimostri anche concretamente». Gasperini ricorda inoltre le difficoltà incontrate nella legge contro l’omolesbotransafobia, bloccata da chi si dichiarava a favore dei diritti senza azioni concrete.

I cittadini e le cittadine possono consultare i risultati completi con le risposte di ogni candidato sui canali ufficiali dell’associazione:

Risultati comunali: qui

Risultati regionali: qui

pyred

SU