CULTURA - 21 settembre 2025, 10:00

Il Circolo della Stampa riscopre i gioielli nascosti della Valle d’Aosta

Grande successo per le conviviali di giugno e settembre dedicate alla chiesetta di Saint-Martin-de-Corléans e al Priorato di Saint-Pierre. Vacchina: “La nostra missione è valorizzare storia, spiritualità e cultura della Valle”

Il Circolo della Stampa riscopre i gioielli nascosti della Valle d’Aosta

Non solo numeri, ma qualità e partecipazione autentica. Le due iniziative del Circolo Valdostano della Stampa, tenutesi a giugno e settembre, hanno registrato un successo superiore alla già positiva media delle conviviali organizzate dall’associazione, sempre aperte anche agli ospiti esterni. Protagonisti, questa volta, sono stati due luoghi simbolici della storia e della spiritualità valdostana: l’antica chiesetta-parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans e il Priorato di Saint-Pierre.

Le visite guidate sono state condotte dall’architetto Cristina De La Pierre, già soprintendente ai Beni culturali della Valle d’Aosta, insieme a don Nicola Corigliano e al canonico Albino Linty Blanchet, direttore del Priorato. Un percorso che non si è limitato all’analisi architettonica, ma ha intrecciato storia, aneddoti, testimonianze di vita vissuta e riflessioni spirituali, in un dialogo che ha saputo parlare anche a chi si ritiene distante dalla Chiesa.

“Lo spirituale non coincide con il religioso – ha ricordato il Consiglio direttivo del Circolo – ma è condizione vitale per tutti. La bellezza, se ben interpretata, porta al divino, come insegna la tradizione orientale”. Parole che hanno trovato conferma nell’entusiasmo dei partecipanti, i quali hanno sottolineato il valore di iniziative capaci di trasmettere pace e consapevolezza attraverso la riscoperta delle radici locali.

Cristina De La Pierre, Maria Grazia Vacchina, Cristina De La Pierre, canonico Albino Linty Blanchet

La presidente del Circolo, Maria Grazia Vacchina, ha ribadito la filosofia che guida queste proposte: “La nostra missione è far conoscere e apprezzare i gioielli della Valle d’Aosta, troppo spesso poco valorizzati. Coniughiamo approfondimento storico, riflessione spirituale e convivialità, perché la cultura non è mai un’esperienza solitaria, ma un’occasione di crescita condivisa”.

La giornata di settembre si è conclusa con una cena raffinata, curata in ogni dettaglio, che ha raccolto commenti positivi e il desiderio, espresso da molti partecipanti, di tornare con le proprie famiglie. Un segnale chiaro di quanto la cultura, quando è vissuta con passione, possa diventare terreno fertile di comunità.

Il Circolo Valdostano della Stampa conferma così la propria vocazione: valorizzare la memoria e il patrimonio della Valle d’Aosta, offrendo momenti di conoscenza e condivisione che vanno oltre la cronaca, per diventare esperienza culturale viva.

pi.mi.

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